Leo Montemurro è stato confermato Presidente della Cna di Basilicata dall’assise regionale dei delegati riunitasi a Tricarico nei giorni scorsi.
«Il programma di questo mio secondo e ultimo mandato – dichiara Montemurro – va nella direzione della integrazione tra le due Cna Territoriali di Potenza e Matera con l’obiettivo di mettere in campo nell’ottica della complementarietà tutte quelle azioni politiche-sindacali nonché quei servizi innovativi che le imprese richiedono ormai da tempo a gran voce utilizzando il metodo della messa a valore delle migliori esperienze esistenti in ambito regionale a servizio di tutto il sistema Cna. E’ ormai tempo che anche la nostra Associazione investa su giovani figure lavorative altamente qualificate in grado di ridare vigore e slancio alle politiche associative innovando sia le modalità di relazione con le imprese che gli strumenti per creare e consolidare questa relazione. Dobbiamo sempre più affinare – continua il presidente della Cna Basilicata – la nostra capacità di analisi delle problematiche e della elaborazione delle possibili soluzioni: ai fondi derivanti dal PNRR non vanno attribuiti aspetti salvifici di risoluzione di tutti i problemi atavici della nostra Basilicata ma di sicuro se ben spesi in poche e mirate azioni possono contribuire a rendere il nostro territorio più attrattivo rispetto a nuovi investimenti in grado di produrre nuovo sviluppo e occupazione nonché a migliorare le condizioni di vita degli abitanti sui quali incombe il reale pericolo dello spopolamento con la conseguente desertificazione soprattutto dei Comuni più piccoli. Al riguardo diverse sono le proposte pronte per essere consegnate ai Comuni che hanno quale obiettivo la valorizzazione delle imprese artigiane quale possibile rimedio al lento e progressivo abbandono dei Paesi da parte soprattutto dei giovani, moltissimi dei quali laureati. Per quanto concerne il Piano Strategico regionale adottato dalla Giunta Regionale di Basilicata nei giorni scorsi non mancheremo di far pervenire le nostre osservazioni ed i nostri contributi avendo sempre a cuore quello che le imprese associate ci chiedono a gran voce ovvero di essere, oggi più che in passato, ben rappresentate sindacalmente, tutelate, accompagnate nei propri progetti di sviluppo e di poter contare su servizi di qualità».
«Le cose da fare sono tante – conclude Montemurro – ma voglio riprendere una delle dichiarazioni fatte 4 anni fa a caldo al momento della prima elezione: è assolutamente necessaria ed indispensabile una “governance” forte, non più affidata alla responsabilità di pochi, aperta e inclusiva affidata ad una pluralità di persone, forti delle loro individualità, ma capaci di mettere le loro competenze e capacità al servizio di un ambizioso progetto quale è quello di affermare sempre di più i valori etici e lo spirito di servizio della nostra Associazione. Solo allora nulla ci sarà precluso ed anche obiettivi oggi fuori della nostra portata diventeranno, invece, facilmente raggiungibili».
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