“E’ veramente un giorno di festa, di ottimismo. E abbiamo bisogno di fiducia. Credo sia una giornata veramente importante. Per molti anni abbiamo parlato di crisi del libro, della lettura, di ritardo rispetto agli altri paesi europei. Oggi possiamo finalmente guardare a un futuro in una logica diversa. Vi verranno raccontati i numeri c’è una crescita importante delle vendite, dei lettori”. Lo ha detto il ministro della Cultura Dario Franceschini oggi al taglio del nastro dell’edizione in cui di ‘Più libri più liberi’, la Fiera della Piccola e Media Editoria all’Eur di Roma, festeggia i vent’anni. “Sono numeri importanti – ha aggiunto il ministro – che sono frutto di un lavoro fatto in questi anni. Quando si collabora si possono raggiungere obiettivi importanti. Abbiamo introdotto misure come App18 che da quest’anno è diventata permanente e due fondi di emergenza per le librerie, ogni volta di 30 milioni. Come tutte le crisi lasciano qualcosa di positivo, anche le più drammatiche. Esperienze come il lockdown e le misure di sicurezza hanno portato nelle nostre vite degli elementi che pensavamo non ci fossero più nel mondo della frenesia. La lentezza ha riavvicinato alla lettura. E questi numeri credo siano numeri strutturali e non una bolla legata all’emergenza. C’è un grande lavoro ancora da fare. Più libri più liberi oggi può festeggiare questa ripresa” ha sottolineato Franceschini. Libri, piccoli editori 45% del mercato italiano – La media e piccola editoria in Italia è cresciuta, nel 2021, più della media del mercato: più 25% contro più 22% con una quota di venduto, oggi, del 45% nei canali trade (librerie e grande distribuzione), in crescita di un punto percentuale rispetto al 2020 e di due sul 2019. Sono i numeri della ricerca ‘La media e piccola editoria’ tra 2019 e 2021, presentati nel giorno d’inaugurazione di Più libri più liberi, la Fiera nazionale della Piccola e Meda Editoria alla Nuvola dell’Eur a Roma, organizzata dall’Associazione Italiana Editori-Aie. La ricerca si concentra sulle case editrici con vendite di libri di varia (romanzi e saggi) nei canali trade fino a 25 milioni di euro annui a prezzo di copertina, escluse partecipate e controllate di gruppi editoriali. Le case editrici in questa fascia sono 6.998, in crescita del 17% sul 2020 e hanno venduto complessivamente 612,4 milioni di euro di libri, oltre 120 milioni in più rispetto al 2020 (più 25%). Gli editori con vendite tra 10 e 25 milioni di euro sono balzati in un anno da 3 a 12 e quelli con meno di un milione di euro di vendite sono passati da 5.698 a 6.901. “I numeri mostrano un’estrema effervescenza, con indici di crescita significativi per i piccolissimi editori, con vendite a prezzo di copertina sotto il milione di euro, e per quelli più grandi, con vendite tra 10 e 25 milioni” ha detto il presidente dell’Aie, Ricardo Franco Levi. Gualtieri, i piccoli editori sono fondamentali – “Questa manifestazione che oggi compie vent’anni è molto importante perché la piccola e media editoria è una componente centrale della nostra industria culturale. E’ stata una bellissima iniziativa dell’ex sindaco Walter Veltroni. Dobbiamo sostenere i libri, la lettura e gli editori a partire dai piccoli e medi che svolgono un ruolo importantissimo di allargamento dell’offerta culturale, di innovazione che è fondamentale per la ricchezza del nostro panorama culturale”. Lo ha detto il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri , oggi all’inaugurazione della Fiera della piccola e media editoria, Più libri più liberi, con il ministro della Cultura Dario Franceschini e il sottosegretario all’Editoria Giuseppe Moles. E della polemica dell’Associazione Librai e del Sindacato Librai che hanno deciso di non partecipare alla fiera e chiesto che vengano spostate le date e creato un fuori salone, Gualtieri ha spiegato: “Esaminerò la questione”. “Roma Capitale è partner e noi continueremo ad essere sostenitori perché la cultura è un pezzo dei diritti di cittadinanza che dobbiamo assicurare e garantire” ha sottolineato Gualtieri che ha fatto un giro per gli stand della Fiera sfogliando e raccogliendo diversi libri prima di incontrare il sindaco di Varsavia. Costo carta, Moles mi auguro iniziative per piccoli editori – “Negli ultimi mesi e negli ultimi anni il costo della carta è diventato esorbitante. Ho insistito molto inizialmente con una misura di 90 milioni e adesso anche in manovra, che spero sia approvata, con 120 milioni di credito di imposta sulla carta, proprio per il costo. Credo che il Parlamento possa ulteriormente migliorare la manovra e mi auguro ci possano essere iniziative anche per la media e piccola editoria”. Lo ha detto all’ANSA il sottosegretario all’Editoria, Giuseppe Moles a margine dell’inaugurazione di ‘Più libri più liberi’. “Credo che il nostro dovere sia fornire gli strumenti più utili di volta in volta, in questi ultimi mesi soprattutto per la carta. Abbiamo condiviso con il presidente dell’Associazione Italiana Editori Levi l’iniziativa #ioleggoperchè con lo spot che è stato preparato e che io, come Dipartimento ho mandato in onda sui canali Rai. Piano piano abbiamo fatto una serie di iniziative insieme e io sono andato a donare libri. La mia delega è molto trasversale e dunque è giusto esserci” ha spiegato Moles. Alla crisi degli approvvigionamenti di carta e all’aumento dei costi di tipografia, generati dall’onda inflazionistica che a livello mondiale sta colpendo energia e materie prime, è dedicato nel giorno di apertura, il 4 dicembre, di ‘Più libri più liberi’ l’incontro ‘Carta vince, carta perde’ con i dati raccolti dall’ufficio studi dell’Associazione Italiana Editori. La Fiera nazionale della Piccola e Media Editoria che in questa edizione festeggia 20 anni è in programma fino all’8 dicembre alla Nuvola dell’Eur a Roma.
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