“La mancanza di personale sta diventando un problema per il settore dei parchi permanenti italiani, soprattutto nel caso del lavoro stagionale”. Lo dice, in un’intervista all’Adnkronos/Labitalia, Giuseppe Ira, presidente dell’Associazione parchi permanenti italiani e di Leolandia. “Il reddito di cittadinanza – avverte – garantisce un introito sicuro a fronte di un impiego temporaneo che la pandemia, ma soprattutto l’atteggiamento poco attento del governo nei confronti dei parchi permanenti, ha reso incerto”. “Molti stagionali – spiega – hanno deciso di non sospendere il reddito di cittadinanza e di rinunciare a lavorare per 3/4 mesi. Capisco i lavoratori: l’errore è dello Stato, che ignora il peso delle nostre attività a livello economico ed occupazionale e non considera il nostro apporto all’attrattività turistica e all’indotto dei territori in cui operiamo”. “Con i ristori – sottolinea – per il settore dei parchi permanenti in Italia siamo a zero. Abbiamo scelto di aprire comunque a Natale, non solo per cercare di portare gioia alle famiglie, ma anche perché sentiamo l’impegno di tutelare i nostri lavoratori”. “Leolandia – ricorda – impiega 600 persone, alle quali si sommano almeno 2.500 lavoratori dell’indotto, tra servizi esternalizzati e attività commerciali della zona come alberghi, ristoranti e negozi. Nel 2019 eravamo in crescita del 30% con un fatturato di 40 milioni di euro e 1,2 milioni di visitatori, provenienti nel 48% dei casi da fuori regione”. Eppure, “dopo 8 mesi di chiusura forzata, Leolandia non ha ricevuto ristori né agevolazioni fiscali: le perdite a fine anno saranno del 50% rispetto al 2019, nonostante una stagione estiva ed autunnale sorprendenti. Ci aspettiamo finanziamenti a lungo termine e a tasso agevolato, per uscire dalla crisi e continuare il nostro programma di investimenti”. “Il comparto dei parchi – rimarca – tra dipendenti fissi e stagionali, occupa 25.000 persone, 60.000 con l’indotto. Nel 2019 il giro di affari della sola biglietteria era di 450 milioni di euro, 1 miliardo considerando l’indotto interno (ristorazione, merchandising, negozi) e 2 miliardi con l’indotto esterno. Numeri che il governo evidentemente non è stato in grado di apprezzare. Sempre nel 2019 i parchi, che sono circa 230 in Italia, tra tematici come Leolandia, acquatici, faunistici e avventura, hanno registrato 20 milioni di visitatori italiani, 1,5 milioni di visitatori stranieri e hanno generato 1,1 milioni di pernottamenti in hotel”. “Nel 2020 – continua Giuseppe Ira – le aziende del settore dei parchi permanenti in media hanno perso il 75%: il 20% dei parchi ha rinunciato completamente all’apertura e alcune importanti realtà imprenditoriali italiane sono passate di mano a fondi di investimento stranieri. Nel 2021 le cose sono andate meglio anche se la stima è di chiudere comunque con il 50% di perdite rispetto al 2019 a causa delle aperture ritardate, delle restrizioni legate ai protocolli di sicurezza e dell’assenza di supporto da parte dello Stato”. “Ci auguriamo che – sottolinea – questo periodo di feste porti una rinnovata serenità e una nuova visione del sistema paese, anche per evitare che nuovi parchi passino in mani straniere”. Ad oggi, “Leolandia è il parco più grande ad essere ancora al 100% italiano, tra gli ultimi baluardi del made in Italy in un comparto, quello delle attrazioni e dei parchi, che al contrario ci vede ancora tra i protagonisti a livello mondiale con aziende del calibro di Zamperla”. “Natale – sottolinea – è prima di tutto la festa dei piccoli e noi, che ci rivolgiamo da sempre alle famiglie con bambini, ci siamo ispirati proprio al loro stupore, alla loro innocenza e alla loro voglia di serenità per creare a Leolandia il Natale incantato: un mondo magico e accogliente dove vivere in sicurezza e allegria lo spirito delle feste, fino al 9 gennaio. Complici i festeggiamenti per il nostro 50° anniversario, abbiamo realizzato un palinsesto pieno di sorprese: spettacoli completamente nuovi a tema natalizio, la casa di Babbo Natale, il Museo di PJ Masks City, attrazione in anteprima mondiale dove i piccoli possono incontrare dal vivo i Superpigiamini, i loro eroi dei cartoni animati, ed infine il musical Desiderio, con costumi meravigliosi ed acrobati internazionali che riempiono di gioia e di entusiasmo bambini e genitori”.
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