“Attraverso il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza abbiamo voluto investire sul sistema degli Istituti tecnici Superiori per allineare l’offerta curricolare degli Its alla domanda proveniente dal tessuto produttivo. Lo sviluppo di un’economia ad alta intensità di conoscenza e competitività è un obiettivo cruciale del Pnrr, che mira a superare le criticità strutturali del nostro sistema di formazione attraverso riforme e investimenti per 34 miliardi di euro”. Lo afferma, in un messaggio inviato all’Istituto tecnico Superiore Cadmo Academy a Soverato in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico, la sottosegretaria per il Sud e la Coesione territoriale Dalila Nesci. “L’istruzione e la ricerca – aggiunge – sono la base di partenza su cui edificare la nostra società e il nostro futuro, rappresentano le fondamenta sulle quali possiamo costruire un Paese sempre più connesso, all’avanguardia e resiliente”. “La nascita dell’Its Cadmo – continua la Nesci – rafforza l’offerta formativa della Calabria ma anche dell’Italia, poiché rientra tra gli undici istituti del Paese nell’area delle Tecnologie dell’informazione e della Comunicazione. La formazione post secondaria – ha aggiunto – è particolarmente importante dal punto di vista dell’inserimento nel mercato occupazionale. In particolar modo l’ambito delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione rappresenta un settore di elezione per la formazione professionale orientata al lavoro. Il Pnrr prevede anche l’ampliamento quantitativo dei servizi di istruzione e formazione attraverso il potenziamento del modello organizzativo e didattico e il consolidamento degli Istituti Tecnici Superiori nel sistema ordinamentale dell’istruzione terziaria professionalizzante”. A tal fine, spiega Nesci, “abbiamo stanziato 1 miliardo e mezzo di euro per la creazione di network con aziende, Università, centri di ricerca e autorità locali al fine di potenziare i laboratori con tecnologie 4.0, fornire una formazione continua ai docenti affinché siano in grandi di adattare i programmi ai fabbisogni delle aziende e sviluppare una piattaforma digitale per le offerte di lavoro. Superare il gap tra i territori sul piano delle infrastrutture immateriali significa non solo promuovere lo sviluppo economico, ma anche favorire l’equità sociale e abbattere i divari di cittadinanza. Rinnovo i miei migliori auguri agli studenti – ha concluso Nesci – per l’inizio di questo percorso di formazione che li vedrà impegnati in un settore così strategico per l’Italia di domani”.
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