Con i fondi per l’istruzione nel Piano nazionale di ripresa e resilienza “abbiamo fatto e stiamo facendo un’operazione veramente straordinaria”. Lo ha sottolineato il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, parlando con i giornalisti a Expo 2020 Dubai, a margine di un forum al Padiglione Italia di presentazione delle azioni del Pnrr dedicate all’istruzione. “Già prima del Pnrr avevamo investito in maniera significativa sulle scuole”, soprattutto “nelle scuole tecniche e nelle grandi scuole professionali. A questo abbiamo aggiunto 5,2 miliardi del Pnrr”, un piano “non soltanto della ripresa del Paese ma anche della capacità di innovare del Paese”. Di questa cifra, “abbiamo messo, tra l’altro facendo una scelta coraggiosa, 2,4 miliardi sugli asili nido”. Questo “perché le differenze cominciano da lì. Riuscire a permettere a tutti i bambini nel nostro Paese di avere stesse opportunità è un fatto non solo di giustizia sociale ma di accelerazione del Paese”, ha spiegato il ministro. Poi, ci sono fondi per la scuola dell’infanzia e “scuole innovative, che imparano proprio da questo padiglione” dell’Italia a Expo Dubai “che si possono fare scuole a zero consumi” e “riciclando anche tutti i beni”. Infine, “la messa in sicurezza di tutto il nostro sistema”, investimenti per “le mense, le palestre”. Tutto questo, “per fare delle scuole” un “luogo dell’incontro e della comunità”. “Adesso abbiamo altre risorse da investire, notevoli. Nel complesso, al sistema istruzione, ricerca e università sono andati oltre 30 miliardi di cui 18 all’istruzione e il resto a università e ricerca”, ha spiegato il ministro. Dei fondi all’istruzione, “ne rimangono 12 ancora sulla costruzione di ambienti non solo sicuri, ma anche ambienti adeguati alla nuova didattica”. Il ministro ha sottolineato poi l’importanza delle “riforme che stiamo facendo” e che “riguardano soprattutto la scuola tecnica e professionale che resta il punto cruciale non solo per evitare la dispersione scolastica, ma per permettere a tutto il nostro Paese di potersi muovere”. “Abbiamo ovviamente un programma importantissimo di formazione degli insegnanti”, ha spiegato poi il ministro. “Quest’anno noi abbiamo assunto 60.000 nuovi insegnanti e 40 mila li stiamo assumendo, quindi alla fine dell’anno avremo 100mila insegnanti nuovi in più”, ha detto, ricordando l’impegno di assumere 30mila insegnanti all’anno a partire dal 2022. Per il ministro, “il Padiglione Italia è un esempio di cosa vuol dire fare strutture innovative, strutture che sono capaci di utilizzare tutte le tecnologie che noi come Italia abbiamo sviluppato”. E per la realizzazione di scuole innovative saranno destinati 800 milioni del Pnrr, ricorda il ministro. “Questo non è un fatto positivo solo per le scuole, ma sarà “un grande catalogo delle competenze italiane in materia di nuova edilizia sostenibile”. Questo “credo che sia una cosa importante: non guardare gli investimenti nella scuola come solo un fatto che riguarda” solo l’istruzione, perché investire “per riqualificare tutto l’immenso patrimonio che noi disponiamo, sul recupero delle disparità regionali, su tutto il recupero della dispersione scolastica, non riguarda solo la scuola”. “La scuola è trasversale, investire in scuola vuol dire investire nel Sistema Paese, ed è investendo lì che tutto il sistema Paese deve crescere. Per questo abbiamo messo tanta enfasi agli investimenti nel Mezzogiorno” nei fondi dell’istruzione dal Pnrr. “Perché tutto il Paese deve crescere, è un problema di dimensioni critiche”. Lo ha sottolineato ancora il ministro. “Mentre noi investiamo in educazione, stiamo investendo su una cosa fondamentale. Stiamo formando persone che dovranno affrontare nei prossimi anni anche grandi incertezze come abbiam…
Scopri le ultime notizie in tempo reale. News e aggiornamenti su politica, cronaca, lavoro, economia, attualità e molto altro su www.supersud.it