Dare una ‘scena’ ai giovani artisti napoletani, intercettare la ‘voce’ delle nuove leve in una logica che punti a valorizzare la creatività per aprire nuovi spazi: è questo uno degli obiettivi principali della rassegna espositiva ‘Opening’ a cura di Marco Di Capua promossa dalla Fondazione Made in Cloister e dall’Accademia di Belle Arti di Napoli nel Chiostro e Refettorio di Santa Caterina a Formiello.
Al via da domani e fino al 28 gennaio, l’iniziativa nasce da “un desiderio della Fondazione che, dopo cinque anni dal suo avvio e grazie al consolidarsi a livello internazionale del più ampio progetto Made in Cloister, ha deciso di coinvolgere l’Accademia per accendere una luce sul panorama delle nuove proposte artistiche” dice Davide de Blasio direttore della Fondazione. “Questo evento – aggiunge – è parte di un programma continuativo che vuole essere un motivo per spingere la città verso una direzione che ripristini la fruizione semplice dell’arte contemporanea e la partecipazione della società civile alla scena artistica giovanile che esiste a Napoli”. Opening è una sequenza di mostre, una rassegna di 7 appuntamenti con l’arte, che a partire da dicembre con una cadenza mensile, si susseguiranno negli spazi della Fondazione Made in Cloister. Già nella sua stessa titolazione, è stato spiegato oggi, il progetto racconta la sua finalità, Opening rappresenta più di ogni cosa apertura verso i primi sguardi che i giovani artisti orientano, attraverso le loro diverse opzioni linguistiche, su se stessi e sul mondo. La cura del progetto è affidata al prof. Marco Di Capua che dice: “In continuità con la grande mostra che dieci anni fa noi dell’Accademia organizzammo al Palazzo delle Arti di Napoli-Pan sotto un’insegna, N.I.NA Nuova Immagine Napoletana, che evidentemente si proiettava nel futuro, anche Opening intende dare, a chi si sta affacciando sulla scena artistica, l’opportunità di misurare professionalmente il proprio talento e la qualità del lavoro che ne scaturisce, con un preciso spazio e nel contesto di una linea curatoriale consapevolmente condivisa”. La scelta dei giovani artisti che si succederanno darà conto “del carattere prismatico, plurale, della formazione accademica, alternando tra loro, in mostre personali e collettive, artisti attivi con diverse modalità tecniche”. Opening “intende anche colmare quel deficit di attenzione che molto spesso le grandi istituzioni mostrano di avere nei confronti dei giovani artisti napoletani”. In occasione del primo appuntamento Opening presenta i lavori pittorici di Pierpaolo Perrone e Simone Talpa allievi dell’Accademia di Belle Arti. Perrone è nato a Napoli nel 1997. E’ partito, inizialmente, da un desiderio, quello di osservare con un’attenzione particolarmente intensa il proprio corpo: lo esplorava in modo fotografico e grafico, intendendolo, progressivamente, come una terra, un paesaggio. “Oggi espone tre paesaggi di grandi dimensioni interpretandoli come corpi colossali, spettacolari scene dove si attiva e letteralmente gronda di vita e colore la pittura”.
Simone Talpa – 26 anni, un passato di buon calciatore – presenta una serie di grandi dipinti eseguiti con gesso e acrilico su tela di juta. “Con la sua pittura combina perfettamente, risolvendo un match di forze contrapposte, la qualità del disegno e una limpida gestione degli spazi cromatici, pure partiture astratte e una poetica, quasi evanescente apparizione della figura, come avvolta in una sua speciale risonanza decò” è stato rilevato nella presentazione. Lo spazio del Chiostro di S. Caterina a Formiello e l’attiguo Refettorio, sono stati restaurati dalla Fondazione Made in Cloister riconvertiti in un hub culturale internazionale nell’ambito di un articolato progetto di rinascita e rigenerazione urbana dell’area di Porta Capuana.
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