Addio scartoffie. Gli italiani potranno abbandonare il cassetto nel quale mettono ricevute di pagamento e notifiche, lettere ricevute e risposte date alle amministrazioni pubbliche. Arriva un ”cassetto digitale degli atti” che farà da interfaccia tra i cittadini o le imprese e la Pa. Consentirà pagamenti e anche di archiviare atti e notifiche, anche di valore legale. E’ questa una delle novità in arrivo nel 2022 con l’attuazione di alcuni dei progetti del Pnrr da parte della società PagoPA, la società pubblica per il digitale che gestisce la “App IO” usata, tra l’altro, per cashback o green pass. Ma nel 2020 vedrà la luce anche la piattaforma digitale nazionale dei dati che consentirà lo scambio – l’interoperabilità – tra le varie amministrazioni. Basterà fornire una sola volta l’Isee o il titolo di studio, l’indirizzo o altro ancora e le amministrazioni pubbliche non dovranno più richiederlo. Hanno già aderito al progetto, per capire, l’Agenzia delle Entrate, l’Inps e l’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente (Anpr). “L’obiettivo è rendere i servizi Pa semplici come i privati”, dice il Ceo di PagoPA, Giuseppe Virgone. Per capire l’impatto che questo avrà basta guardare i dati dell’anno che si sta per chiudere. PagoPA ha registrato un totale di 180 milioni di operazioni di pagamento, per un valore di 34 miliardi. I download dell’app IO sono a quota 24 milioni, con quasi 55 mila servizi offerti da oltre 6.500 enti. La piattaforma di pagamenti elettronici, chiamata Centro Stella, che ha consentito durante il cashback di gestire più di 4 milioni di transazioni al giorno, presto consentirà nuovi servizi e sinergie tra pubblico e privato, come l’erogazione semplificata di bonus e servizi attraverso gli oltre 3mila POS privati distribuiti sul territorio nazionale. “Il 2021 è stato un anno di svolta per la pubblica amministrazione digitale – spiega l’amministratore unico di PagoPA, Giuseppe Virgone – abbiamo dimostrato che i servizi pubblici possono funzionare bene come quelli privati. Si comincia a formare una coscienza digitale bel settore pubblico e PagoPA sta cambiando il sistema e portando le amministrazione a pensare i servizi direttamente in digitale e a misura di cittadino”. La filosofia che è alla base dei progetti realizzati e di quelli che arriveranno – ad esempio la possibilità di ricevere subito i bonus pubblici legati ad acquisti di beni e servizi come previsto da un emendamento appena approvato nel decreto Recovery – Virgone la spiega così: “i servizi digitali funzionano solo se sono davvero semplici, se il servizio viene erogato senza che il cittadino debba attivarsi”. E’ in fondo l’esempio del green pass che, per chi ha l’ App IO, arriva automaticamente senza dover far altro che fare il vaccino o il tampone. In media sono circa 900 mila le visualizzazioni giornaliere del green pass tramite questa app di servizi pubblici, con picchi in alcuni giorni particolari come quello dell’introduzione per l’ingresso nei luoghi di lavoro, di 1milione e 600mila visualizzazioni in un giorno. PagoPA è stata creata nel luglio 2019 ma, proprio con l’obiettivo di realizzare una trasformazione digitale in chiave pubblica, sta crescendo velocemente e una nuova spinta la riceverà dal Pnrr. Nata con una logica da start up conta ora 200 dipendenti. “Il 50% è under35 e l’età media è di 37 anni – afferma il direttore finanza e amministrazione, Maria Teresa Lucibello – abbiamo un approccio multidisciplinare: non solo ingegneri informatici, ma anche designer, data scientist, esperti di sicurezza e privacy e copywriter. Risorse che spesso hanno un background umanistico. Sul fronte economico, poi, il fatturato dal 2020 al 2021 è più che raddoppiato”.
Se il 2021 è l’anno della svolta il 2022 sarà un anno ricco di novità. La società ha tre progetti legati al Pnrr che vedranno la luce nei prossimi 12 mesi, per essere implementati negli anni successivi, e sui quali è al lavoro un’apposita task force. Si parte dall’impegno a rendere più capillare la piattaforma pagoPA e la app IO: arriveranno su queste piattaforme nuovi servizi pubblici. Ad esempio la possibilità di ricevere subito i bonus collegati a specifici acquisti o servizi con la stessa facilità e meccanismo del cashback. L’ acquisto per l’utilizzo di un eventuale bonus bici o di un bonus mamme vedrebbe subito accreditato il beneficio. Uno strumento adatto anche ad altre evoluzioni, ad esempio per consentire che spese collegate a detrazioni vadano a finire direttamente nella dichiarazione precompilata, come oggi accade con gli scontrini dei farmaci. C’è poi la piattaforma delle notifiche: sarà una sorta di cassetto digitale nel quale finiranno tutte le lettere, atti, notifiche e conserverà i relativi pagamenti fatti verso le pubbliche amministrazioni. Il terzo progetto è invece quello che attuerà in modo digitale un pieno scambio di dati tra amministrazioni pubbliche: significa che non ci sarà più la necessità di fornire due volte informazioni che la Pa già possiede. L’Isee, ad esempio, lo si presenta una sola volta. Saranno due servizi che guarderanno al cittadino per migliorarne la vita, ma anche alle imprese, con impatto sull’efficienza eliminando degli inutili costi burocratici.
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