“La valorizzazione dell’agricoltura contadina deve avvenire senza creare condizioni di favore per le imprese agricole né discriminare le altre imprese che operano nella filiera”: così Enrico Postacchini, componente di giunta di Confcommercio con incarico per ‘Commercio e Città’, nel corso dell’audizione presso la Commissione Agricoltura del Senato sul ddl 2243 recante disposizioni per la tutela e la valorizzazione dell’agricoltura contadina. Confcommercio ha espresso in audizione la propria contrarietà su alcune misure come quella che prevede la possibilità di riserva di una quota di posteggi per le aziende agricole contadine all’interno delle aree destinate ai mercati in aree pubbliche perché lesiva degli altri operatori che possono operare solo in queste aree. Ha manifestato anche contrarietà sulla scelta di affidare a Regioni e Province autonome il compito di definire nuove modalità semplificate per la vendita diretta dei prodotti dell’agricoltura contadina, in quanto ciò determinerebbe il proliferare di normative regionali differenziate creando disparità tra i territori e confusione nei consumatori, nonché sulla scelta di introdurre l’obbligo per Regioni e Province di organizzare corsi di formazione per la trasformazione e la somministrazione di alimenti e bevande. Confcommercio ritiene infine necessario garantire che l’attività di somministrazione resti prerogativa dei pubblici esercizi.
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