Doppio schermo (o meglio doppia utenza) addio. Almeno su due reti wifi o cellulari differenti. A meno di scegliere un abbonamento diverso (e probabilmente più costoso, anche se le offerte saranno definite più avanti). Dazn chiarisce la propria posizione e spiega che il ventilato passaggio all’utenza unica per abbonato di cui si parlava già in questa stagione calcistica è solo rimandata al prossimo campionato di serie A. Risolti in gran parte i problemi di qualità di visione (anche se in alcune zone d’Italia continuano a persistere delle difficoltà) la tv via streaming si appresta a varare una stretta sulle connessioni «illegali» secondo quello che è il regolamento stabilito dalle condizioni d’uso. Le ragioni le spiega in un’intervista a «Milano Finanza» Veronica Diquattro chief revenue officer Europe e ceo per l’Italia e la Spagna della piattaforma: «Le nostre condizioni di servizio stabiliscono chiaramente che l’abbonamento è personale e non cedibile, la concurrency consente di vedere contenuti in contemporanea su più dispositivi. Dal nostro monitoraggio abbiamo invece riscontrato che la funzionalità è sfruttata in modo scorretto da utenti che mettono in vendita una delle due utenze. Un cambiamento sarà quindi possibile ma in futuro, probabilmente dalla prossima stagione. Il nostro obiettivo, comunque, resta sempre quello di fornire un’esperienza flessibile all’utente e quindi introdurremo abbonamenti modulabili in base alle diverse esigenze, per esempio con forme di sottoscrizione familiare». Sulle indiscrezioni che parlavano di risultati inferiori alle attese per quest’anno Diquattro chiarisce: «Abbiamo un’audience media di 6,5 milioni di spettatori a giornata, superiore al pre-Covid, con picchi di 7-7,3 milioni nelle giornate con partite di cartello. Gli abbonato attuali costituiscono una cifra soddisfacente e in linea con le nostre aspettative, così come lo sono i ritorni pubblicitari, con un aumento del 20% degli investitori sulla serie A. Auspichiamo di rimanere partner della Lega a lungo termine. La nostra non è un’attività semplice e richiede sviluppi tecnologici, di contenuti e di prodotto che richiedono know-how e capacità di metter a fattor comune competenze acquisite in più mercati». Infine per quanto riguarda le voci che parlano di un possibile acquisto da parte di Amazon della piattaforma spiega: «Il nostro proprietario Access Industries crede fermamente nel progetto ed è pronto a supportarci in futuro. Detto questo, siamo una società ad alta crescita e quindi per definizione aperti a tutte le ipotesi e a tutte le opzioni sul tavolo. Il nostro orizzonte di investimento è di medio-lungo termine con l’ambizione di diventare una sport destination platform».
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