Quasi una nuova offerta di lavoro al giorno: questa è la quantità di nuove proposte di impiego che – nonostante le crisi e i cambiamenti nel mondo del lavoro – alcune categorie di professioni del mondo IT ricevono quotidianamente. E’ il dato che emerge dalla analisi del mercato svolta da Oliver James, recruiting firm di nuova generazione che ha sviluppato un approccio alla ricerca del personale che mette al centro persone e dati, in merito a quante opportunità di lavoro vengono veicolate ad alcune famiglie professionali del mondo digitale, tech e IT. Nello specifico secondo gli esperti del recruiting di Oliver James ci sono quattro categorie di professionisti che sono costantemente richiesti dal mercato: «Gli sviluppatori sono già da anni considerati l’emblema del cosiddetto digital mismatch, ovvero quel gap che esiste sul mercato tra domanda e offerta di lavoro. Secondo le nostre analisi, questi profili arrivano a ricevere fino a 24 potenziali opportunità ogni mese, specialmente in questo momento storico in cui anche le aziende non-tech si stanno muovendo verso processi di digitalizzazione», spiega Pietro Novelli, Country Manager di Oliver James. Secondo il manager di Oliver James, quello della Cybersecurity è un mercato decisamente in crescita anche in Italia dove storicamente l’attenzione ai temi di sicurezza informatica non è stata centrale nelle agende delle grandi aziende. Ma con la pandemia e l’esplosione dello smart-working l’esigenza di avere infrastrutture più sicure è esplosa: gli esperti di Cybersecurity ricevono fino a 20 proposte di potenziali opportunità al mese. Ma attenzione: proprio perché è un mercato nuovo e in crescita, quello della Cybersecurity è uno dei settori in cui è più difficile orientarsi – sia per le aziende che per i professionisti – da un punto di vista di stipendi, competenze e percorsi professionali. Al contrario dei due precedenti, il mercato degli Analytics – la grande novità degli anni scorsi – si sta lentamente consolidando, portando anche alla nascita di ulteriori specializzazioni all’interno dello stesso cluster professionale: i Data Scientist sono i più richiesti, con 20 opportunità al mese, mentre gli analisti web ricevono circa 12 richieste di approfondimento ogni mese. Un’abbondanza di opportunità che è certamente una buona notizia per chi sceglie di specializzarsi nelle professioni del digitale, ma che potrebbe in alcuni casi essere controproducente creando nel candidato una sorta di fenomeno che viene definito come “sovraccarico da eccesso di opzioni disponibili”: secondo Oliver James, è fondamentale ridurre l’asimmetria informativa tra azienda e candidato per poter scegliere l’offerta più adatta alle proprie esigenze E l’headhunter è proprio qui che interviene perché da un lato conosce meglio l’azienda rispetto al candidato, e dall’altro conosce molto bene obiettivi e aspettative dello stesso. Inoltre l’esperto è in grado di gestire meglio le tematiche più delicate come l’offerta economica e i benefit importanti per il professionista, nonché è in grado di supportarne l’orientamento e lo sviluppo professionale.
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