“Come Aefi abbiamo riunito ieri il consiglio e abbiamo fatto un po’ il punto della situazione. Ed è emerso che, in modo responsabile vista la situazione, un po’ tutte le fiere stanno spostando gli eventi in programma a gennaio e in parte anche a febbraio ai mesi successivi”. Così, con Adnkronos/Labitalia, Maurizio Danese, presidente di Aefi, l’associazione di riferimento delle fiere italiane, fa il punto sugli effetti della nuova ondata di Covid-19 sull’attività delle fiere italiane. Sono pochissimi gli eventi fieristici che resteranno quindi in programma a gennaio nelle fiere italiane. “Noi a Verona -spiega Danese, che è anche presidente di Verona Fiere- se non cambierà nulla il 5 gennaio, con le misure del governo, dovremmo mantenere in programma dal 13 al 16 gennaio Motor Bike Expo, che vede la partecipazione sostanzialmente solo di espositori italiani. E a Bologna dovrebbe comunque tenersi sempre a gennaio una piccola fiera sull’arte”. Una decisione, quella di rinviare la stragrande maggioranza delle fiere previste a gennaio e in parte a febbraio, “dovuta anche al fatto che molti degli espositori non avrebbero potuto partecipare, vista la situazione che stiamo vivendo”, avverte. “Le nostre fiere comunque si tengono in una condizione di massima sicurezza”, spiega Danese secondo cui “non c’è stata particolare difficoltà a spostare gli eventi fieristici ai mesi successivi, non c’è stato un problema di accavallamento con altre manifestazioni”. “Le difficoltà possono esserci per gli espositori che magari non avranno interesse a partecipare a un evento nei mesi successivi, quando il mercato dei prodotti è stato già impostato”, aggiunge Danese. Secondo Danese “si preannuncia un 2022 difficile, con un primo semestre con perdite significative. E quindi chiederemo al governo, insieme al Cfi (Comitato fiere industria), un tavolo per discutere di questa situazione: è innegabile che ci serve una mano e speriamo e crediamo che il governo sarà disponibile. Noi non chiediamo decreti di chiusure, perché poi sarebbe ancora più difficile ripartire. Continuiamo a restare aperti finché potremo, applicando rigidi protocolli di sicurezza come sempre fatto”. E Danese ha sottolineato ancora che “noi il super green pass l’abbiamo subito accettato e adottato. Resta però aperto il problema degli espositori extra Ue che non hanno il super green pass e quindi non possono nè entrare nelle fiere italiane nè ad esempio andare al ristorante in Italia. Su questo speriamo di avere un confronto con il governo per trovare una soluzione, individuando ad esempio dei corridoi per permettere a questi operatori di partecipare a questi eventi”, spiega ancora. In conclusione, rimarca Danese, “diciamo un grande grazie al governo per i ristori per il 2020 e il 2021 che sono stati erogati dal ministero del Turismo e dal Maeci e che hanno messo in sicurezza il settore, e senza i quali oggi sarebbe tutto più difficile. Per questo, siamo sicuri che anche adesso il governo sarà comprensivo sulle difficoltà di questo 2022”.
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