“Mi hanno intervistato dopo aver suonato la campanella e mi hanno chiesto cosa significa. Ho fatto l’esempio di Michelangelo, che diceva che nel pezzo di pietra aveva già l’opera d’arte, si trattava di rimuovere la materia in eccesso. Ecco, noi oggi abbiamo rimosso una parte in eccesso, ma l’opera d’arte sarà raggiungere milioni di persone che devono combattere contro l’obesità e altre patologie del tratto intestinale”. A parlare è Alessandro Sannino, docente dell’Università del Salento, la cui pillola contro l’obesità, prodotta dalla startup salentina Gelesis di cui è fondatore è stata approvata dalla Fda nel 2019, dal 2021 in commercio negli Usa – in Europa arriverà nel 2023 – e da venerdì è negoziata sui mercati. “Stamattina abbiamo fatto l’opening, suonando il campanello alla Borsa di Wall Street” racconta all’ANSA da New York, ancora emozionato. La start up che ha dato vita alla ricerca di Sannino, la Gelesis, ha una sede a Calimera, in provincia di Lecce, dove si fa produzione, ricerca e sviluppo, e un’altra a Boston dove vengono seguiti gli studi clinici e la parte di finanza. Sannino, ricercatore dell’Università di Napoli con un postdoc al MIT di Boston, ha creato questa pillola fatta di un “materiale superassorbente – spiega – , l’unico al mondo interamente ingeribile a base di derivati della cellulosa, brevettato con il mio dottorato di ricerca e sviluppato dal team di Gelesis”. “Quella di Alessandro e Gelesis è una storia della nostra terra – commenta sui social la presidente del Consiglio regionale pugliese, Loredana Capone – , a lui e ai tantissimi ricercatori, dobbiamo una delle cure più efficaci contro uno dei mali del secolo. Grazie Alessandro, bravi ragazzi, siete l’orgoglio e l’ispirazione di Puglia”.
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