Importanti dichiarazioni del ministro per l’Innovazione Vittorio Colao in audizione in commissione Trasporti alla Camera sul Pnrr. “Qui si concentra un capitale immenso di innovazione e opportunità di crescita”. Il comparto spazio impegna infatti “7mila addetti ai lavori, 200 aziende e un fatturato annuo di 2 miliardi”. Nel Pnrr identificate quattro aree di intervento spiega il ministro: “le comunicazioni satellitari, il potenziamento delle infrastrutture satellitari per l’Osservazione della Terra, la space factory e l’accesso allo spazio”. Con il Comint “abbiamo focalizzato l’attenzione su due segmenti: il primo quello dei lanciatori e il secondo downstream per l’osservazione della terra” ha sottolineato Colao. A fine settembre il gruppo di lavoro italo-francese ha portato alla firma di un accordo a sostegno dei lanciatori europei. Oltre al Trattato del Quirinale franco-italiano, firmato il 26 novembre a Roma dal presidente francese Emmanuel Macron e dal presidente del Consiglio italiano Mario Draghi, che include un intero articolo sullo spazio, c’è anche un’intesa a margine specifico sul settore spaziale. In particolare, quest’ultima consolida la cooperazione sui lanciatori, basata su Ariane 6 e Vega C. L’Italia lancerà la costellazione di satelliti per osservazione della terra in orbita bassa. Lo ha ribadito il presidente del Consiglio Draghi nella conferenza stampa di fine anno dopo l’annuncio del ministro Colao a fine dicembre. E in commissione, Colao indica l’obiettivo “di sviluppare una delle costellazioni di osservazione più importanti a livello internazionale, con particolare attenzione ai satelliti a bassa quota”.
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