Tra i primi fondi stanziati dal PNRR per la Sanità due miliardi andranno alle case di comunità, un miliardo per gli ospedali di comunità e l’assistenza sanitaria intermedia, 2,6 miliardi per l’ammodernamento tecnologico, 638, 8 milioni per la sicurezza e sostenibilità degli ospedali e 204,5 milioni per assistenza domiciliare e telemedicina. I soldi per le visite e il monitoraggio a distanza arrivano a sostenere una situazione molto effervescente con numerose esperienze prodotte negli ultimi mesi. “Il salto in avanti fatto dalle applicazioni di telemedicina nel corso della pandemia indica strade molto interessanti per lo sviluppo di queste tecniche e soprattutto segna un’accelerazione verso un passaggio obbligato dell’assistenza, che si stentava ad approcciare”. Inizia così l’articolo pubblicato da Monitor, la rivista di Agenas, l’agenzia per i servizi sanitari regionali a firma di Piero Borgia della Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere. L’intervento mette in evidenza alcune esperienze nazionali che hanno prodotto importanti miglioramenti nell’assistenza. Altro campo di intervento è quello relativo all’Alzheimer. La Società Italiana di Neurologia e l’azienda biotech Biogen hanno infatti presentato una piattaforma di tele-neuropsicologia che prevede test neuropsicologici digitalizzati tramite tablet direttamente a casa dei pazienti per i pazienti affetti da Alzheimer e altre forme di demenza che da una parte permettono di monitorarne le condizioni e dall’altra favoriscono l’identificazione delle persone che rischiano di sviluppare la malattia. I pazienti possono utilizzare uno schermo touch che consente la presentazione degli stimoli visivi e verbali e la registrazione delle risposte vocali, motorie e di disegno. L’avvio del progetto prevede un esperimento pilota che coinvolgerà sette centri specializzati in diverse regioni italiane.
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