“Investire una parte congrua del Pnrr per incentivare gli investimenti industriali indirizzati alla transizione energetica, sia nel caso di nuovi investimenti come la gigafactory a Termoli, sia nel caso di riconversioni come la Bosch di Bari”. Lo propone Gianluca Ficco, segretario nazionale della Uilm intervenendo a proposito del progetto della gigafactory in programma a Termoli. “A Termoli si sta giocando una partita decisiva – spiega – non solo per il futuro della fabbrica motori di Stellantis con i suoi 2.500 dipendenti ma per l’intera industria dell’auto italiana. Se si considera che a marzo sarà presentato il piano industriale da Stellantis, si ha la sensazione che il tempo stia per scadere. Il concreto comportamento del Governo genera gravi timori, giacché è sempre più palese la sua disattenzione per le vicende industriali e la sua ostilità verso il settore dell’auto in particolare”. Tre gli interventi immediati che Ficco chiede agli amministratori italiani: “incentivi strutturali per le auto a basse emissioni e in particolare per le auto elettriche, istituire una cassa speciale per fronteggiare la penuria di microchip, senza costi per le imprese. Infine, non solo per l’automotive ma per tutta l’industria, urge abbattere i differenziali fra il costo dell’energia italiano e quello europeo”.
Scopri le ultime notizie in tempo reale. News e aggiornamenti su politica, cronaca, lavoro, economia, attualità e molto altro su www.supersud.it