L’Inps ha segnalato l’esistenza di truffe telefoniche che mettono a serio rischio i dati personali e le informazioni bancarie dei cittadini. Attraverso un comunicato ufficiale diramato soltanto qualche giorno addietro, l’Inps sta comunicando ai cittadini l’esistenza di alcune truffe telefoniche che sfruttano impropriamente il nome dell’Istituto al fine di adescare nuove vittime, sottraendo loro i dati bancari e le informazioni personali: i primi vengono utilizzati dai cybercriminali per svuotare i conti correnti online, mentre i secondi vengono venduti sul Dark Web per alimentare le campagne di cybercrimine. Si tratta fondamentalmente del fenomeno dell’imitazione dei brand segnalato anche dagli esperti di Check Point Research nel rapporto relativo all’ultimo trimestre del 2021. In buona sostanza, i malintenzionati utilizzano indebitamente il nome di una società esistente e di sicuro affidamento (nel caso di specie, l’INPS) al fine di ingannare l’utente e metter le mani sui dati personali di quest’ultimo.
Nella nuova incresciosa vicenda di cybercrimine si evidenziano quindi due elementi che contrassegnano gli attacchi phishing, nel caso di specie veicolati però telefonicamente e non tramite un link riportato su una mail o un SMS sospetto: l’imitazione dei brand, per l’appunto, e la pressione psicologica esercitata verso il consumatore, che convinto della legittimità della conversazione, cede ai malintenzionati tutti i suoi dati personali e, soprattutto, bancari. Così facendo, gli hacker riescono ad entrare indisturbatamente nel conto corrente della vittima, con conseguenze che vi lasciamo intendere.
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