“Sebbene siano diventate più importanti negli ultimi anni, le elezioni presidenziali italiane sono solitamente un non-evento per i mercati. Tuttavia, questa volta era una questione completamente diversa perché rischiavano di intaccare la stabilità del governo. Infatti, il premier Mario Draghi, fonte di fiducia da quando è entrato in carica da presidente del Consiglio un anno fa, era considerato un candidato credibile per la carica”, scrive Matteo Ramenghi, analista di Ubs WM. “Alcuni partiti politici hanno lasciato intendere che avrebbero lasciato la coalizione nel caso in cui Draghi si fosse trasferito al piano di sopra, una minaccia che era stata presa sul serio da molti investitori. La maggior parte dei partiti politici ha lasciato intendere che la loro opzione preferita fosse preservare lo status quo e confermare l’attuale presidente, Sergio Mattarella, per il ruolo, almeno fino alla fine della legislatura nel 2023. Questo è stato anche considerato lo scenario migliore dalla maggior parte degli investitori”, continua il Chief Investment Officer UBS WM Italy. “Tuttavia, nei mesi scorsi, Mattarella ha suggerito più volte di avere altri piani dopo sette anni nel ruolo. Il processo elettorale, iniziato la scorsa settimana, si è rivelato piuttosto accidentato. Accordi di coalizione tesi hanno rivelato difficoltà tra i partiti, con il risultato che alcuni leader politici sono stati messi sotto pressione. Ci sono voluti sette turni di votazioni inconcludenti prima che il presidente Mattarella si rendesse disponibile per evitare uno stallo; lo sviluppo ha portato la stragrande maggioranza dei parlamentari a fornire il proprio sostegno”, rimarca l’analista. “Oltre a confermare lo status quo e la stabilità del governo, prevediamo che la posizione di Draghi sarà molto rafforzata dopo la scorsa settimana, eliminando il rischio di un potenziale ritardo nell’introduzione del Recovery Fund e accelerando il programma di riforme. Questo sviluppo arriva al momento giusto, poiché sono in scadenza i negoziati sulla riforma del Patto di stabilità e crescita dell’Unione europea. L’Italia è entrata nel nuovo anno con un forte slancio economico, pronta a sfruttare al meglio il Recovery Fund e con un debito pubblico in calo rispetto al Pil”.
Scopri le ultime notizie in tempo reale. News e aggiornamenti su politica, cronaca, lavoro, economia, attualità e molto altro su www.supersud.it