La Basilicata sarà la prima regione d’Italia a completare il piano per la Banda ultra larga (Bul) che doterà 103 Comuni lucani, compresi nelle cosiddette “aree a fallimento di mercato”, di una tecnologia di trasmissione dei dati integralmente in fibra, per un investimento di 24 milioni di euro. Sono 60 mila le unità immobiliari in regione già raggiunte dall’infrastruttura digitale, a fronte delle 66 mila complessive previste nel progetto pubblico varato da Infratel (società in house del Mise) e coordinato dalla Regione Basilicata. Al momento, sono 75 i comuni completati dal concessionario Open Fiber.
La società (60% Cassa Depositi e Presiti e 40% Macquarie) si occupa della copertura sul territorio nazionale delle reti in fibra ottica di ultima generazione e in Basilicata investe anche fondi interamente privati: 17 milioni sono stati infatti stanziati per la copertura in fibra ottica di Potenza e Matera. Attualmente, tra il capoluogo lucano e la Città dei Sassi sono circa 45 mila le unità immobiliari raggiunte da una infrastruttura capace di restituire velocità di connessione fino a 10 Gigabit al secondo. L’investimento privato si va quindi a sommare a quanto già fatto nelle zone meno popolate, le “aree bianche” finora sprovviste di collegamenti a banda ultralarga, con la Basilicata sul podio nazionale in termini di reti di telecomunicazioni ad altissima capacità. In prospettiva, grazie ai fondi rinvenienti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, ed al piano “Italia a 1 giga”, entro il 2026 saranno coperte con la fibra ottica altre 160mila unità immobiliari in regione, che andranno a coprire completamente il territorio con un ulteriore investimento di circa 90 milioni di euro. Il bando collegato al Pnrr è stato varato nelle scorse settimane e verrà assegnato tra la primavera e l’estate 2022.
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