“Dovremo monitorare l’impatto del requisito della quota del 30% di assunzioni da destinare a nuova occupazione giovanile e femminile per le imprese che si aggiudicano i contratti pubblici finanziati con le risorse del Pnrr e del Piano complementare. Punto che considero qualificante per tutta la messa a terra del Pnrr e che ritengo posssa essere una esperienza importante da estendere a tutti i contratti siglati dalla Pa e tutti i bandi pubblici”. Così il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Andrea Orlando, in audizione alle commissioni riunite Lavoro e Affari sociali della Camera, sullo stato di attuazione del Pnrr. Orlando ha annunciato nel 2022 si entrerà nel vivo del piano con , tra l’altro, l’inserimento nel programma Gol di 300.000 persone vulnerabili, in primis percettori di Naspi e Reddito di cittadinanza, ma anche lavoratori in Cigs. Con una particolare attenzione alle donne e ai giovani”.In una prospettiva “che guarda al futuro – ha poi ricordato il ministro- l’occupazione deve essere di qualità. Non possiamo accontentarci dei ‘lavoretti’ perché questa sarebbe una prospettiva regressiva, di un Paese che rinuncia a crescere e a migliorare la qualità della vita sociale”.
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