La Ugl Telecomunicazioni teme per il destino di 230 lavoratori impiegati tra Rende (Cosenza) e Crotone nei servizi per conto dell’Inps. Secondo il segretario calabrese Pierpaolo Pisano i vertici di Inps servizi hanno confermato l’interpretazione del presidente Tridico che di fatto ritiene impraticabile l’applicazione della cosiddetta Clausola Sociale. “La Clausola Sociale è una legge dello stato – evidenzia Pisano – ma Inps si comporta come se questa non esistesse. Ed allora Ugl Telecomunicazioni si chiede perché indire un bando di selezione pubblica anziché dare continuità al servizio i tanti lavoratori finora impiegati nelle aziende a cui la stessa Inps ha affidato il servizio? Lavoratori già formati che hanno garantito un servizio essenziale nei tempi più bui della pandemia e che ora sono esposti al rischio di perdere il lavoro. Un rischio – aggiunge Pisano – evitabile solo attraverso l’applicazione della Clausola Sociale. La nostra organizzazione ha già inoltrato una richiesta di incontro alla Commissione Bicamerale di Vigilanza sugli enti previdenziali e continuerà a sensibilizzare la politica e l’opinione pubblica. Intanto, cosi come sugli altri territori interessati, anche con i lavoratori e le lavoratrici di Rende e Crotone, già dalla prossima settimana – conclude il dirigente Ugl – si terranno percorsi assembleari per determinare una mobilitazione nazionale”.
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