I recenti rincari si tradurranno in una stangata da oltre 400 euro annui a famiglia. A lanciare il grido d’allarme sono i consumatori commentando i nuovi dati settimanali diffusi oggi dal Mite che vedono la benzina raggiungere la media di 1,835 euro/litro, il gasolio 1,708 euro/litro. Codacons, Assoutenti e Unione Nazionale Consumatori chiedono perciò al governo di intervenire velocemente per fermare la corsa dei prezzi. “Oggi la benzina costa il 22,4% in più rispetto ad un anno fa, mentre per il gasolio si spende il 24,4% in più – denuncia il presidente del Codacons Carlo Rienzi – Per le tasche dei consumatori si tratta di un rincaro da +16,75 euro a pieno, che determina una stangata annua da quasi +402 euro a famiglia solo per i maggiori costi di rifornimento”. Si tratta, dice, di rincari che stanno avendo effetti diretti sui prezzi al dettaglio “e che rappresentano una emergenza paragonabile a quella delle bollette: per tale motivo chiediamo oggi al Governo di intervenire con urgenza, varando un decreto ad hoc per contrastare la crescita senza sosta dei listini di benzina e gasolio”, conclude Rienzi. Assoutenti fa notare che i listini dei carburanti segnano in questi giorni i livelli più alti degli ultimi 10 anni, e alla pompa i prezzi di benzina e gasolio tornano ai record registrati nel 2012, quando la verde era venduta sopra quota 1,830 euro al litro. “I nuovi record dei carburanti stanno producendo rincari a cascata sui prezzi al dettaglio di una moltitudine di prodotti e pesano come un macigno sulle tasche degli italiani – afferma il presidente Furio Truzzi -. Il combinato bollette/benzina avrà effetti enormi sul potere d’acquisto dei cittadini, e rischia di determinare nel 2022 una forte contrazione dei consumi da parte delle famiglie”. Truzzi chiede perciò che il governo studi dei provvedimenti volti a contrastare il caro-benzina, “partendo dall’indispensabile sterilizzazione dell’Iva e da una riduzione del peso delle accise, misura che oramai sembra non più rinviabile”. Richiesta analoga viene anche dall’Unc che nota come il gasolio che sfonda la soglia di 1,7 euro al litro sia un nuovo primato. “La benzina in modalità self service, dopo aver superato settimana scorsa la barriera di 1,8 euro al litro, cosa che non accadeva dall’11 marzo 2013, prosegue la sua corsa raggiungendo i 1,835 euro al litro” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori. E ricorda che dall’inizio dell’anno, in un mese e mezzo, un litro di benzina è rincarato di più di 11 cent, pari a 5 euro e 78 cent per un pieno di 50 litri” dice Dona. “Il Governo non può voltarsi dall’altra parte” e “urge la riduzione delle accise di almeno 20 centesimi. In tal modo, conteggiando anche l’Iva si tornerebbe a un valore ragionevole, con la benzina sotto 1,6 euro al litro” conclude Dona.
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