di DANIELA MARIANO
MATERA- Le nuove strategie che coniugano ambiente ed energia. La Basilicata s’interroga e lo fa partendo da Matera. Economia circolare, risorse rinnovabili, idrogeno, risorsa idrica, agri-tech, bioeconomia e attrattività territoriale. Sono i sette settori individuati dal ”Think tank Basilicata”, promosso da Total Energies EP Italia e The European House-Ambrosetti, sui quali istituzioni e imprenditoria possono intervenire per un percorso di ripresa nel solco della sostenibilità. È quanto emerso oggi, a Matera, dal rapporto ”Basilicata 2021-2022. Energie per un futuro sostenibile”. Ai sette ambiti prioritari, che rientrano nella green economy, si aggiungono, perche’ condizione essenziale per la competitività del territorio, gli investimenti in infrastrutture materiali e digitali. «Il rapporto sulla Basilicata del futuro sostenibile – ha detto Valerio De Molli, managing partner e ceo di The European house – Ambrosetti e membro dell’advisory board del Think tank Basilicata – tocca molte corde e priorità. Una di questa è investire su una Hydrogen valley. Ci sono 36 casi nel mondo in funzione. Mette insieme gruppi regionali, nazionali e internazionali dell’oil e dell’energia, logistica e distribuzione. Lo trovo un buon metodo di lavoro, perché mette insieme le competenze che servono e si può fare ricerca, sviluppo. La Basilicata può beneficiare moltissimo di questa opportunità, perché ha importanti royalties dall’oil (noi calcoliamo una stima nei prossimi sette anni tra 1,5 e 3 miliardi di euro, in funzione di quello che sarà il prezzo del petrolio) e quindi di risorse ne avrebbe. Perché ci sono gruppi importanti disposti a investire e c’è una parte importante del Pnrr, che può essere destinato a questo. E poi – ha aggiunto – ha alcuni elementi che depongono a sfavore, nel senso che ne avrebbe grande beneficio. Uno è un trasporto ferroviario arretrato, con più della metà a gasolio. Poi c’è urgenza di riqualificare il territorio verso una logica sostenibile. Se si riuscisse ad avere una base di idrogeno verde importante – ha concluso De Molli – la Basilicata potrebbe chiudere il cerchio con una circolarità e sostenibilità vere».