Il ministro Franco, che ha parlato con i giornalisti al termine dell’incontro informale dei ministri delle Finanze dei Paesi europei a Parigi, ha riconosciuto che l’esclusione della Russia dal sistema di pagamenti Swift “è ovviamente una misura importante”, in particolare alla luce del fatto che si creerebbero problemi significanti per il pagamento del gas russo, di cui l’Italia è un acquirente non marginale. “La preoccupazione di alcuni Paesi, tra cui l’Italia, ma non solo l’Italia è la possibilità di continuare a pagare il gas naturale russo. Se una sanzione dovesse interrompere la possibilità di pagare, e quindi interrompere i flussi di gas naturale, per un Paese come l’Italia che utilizza il gas russo per circa il 43% del suo fabbisogno e circa il 15-16% del suo bisogno di energia, il venir meno subitaneo di questo tipo di forniture potrebbe essere un problema”. “Ma ci sono Paesi che hanno percentuali analoghe, questa è la preoccupazione”. “Ne abbiamo parlato, ma non c’è alcuna divergenza di opinioni sul fatto che le sanzioni debbano operare, bisogna solo stare attenti a non creare delle situazioni, in molti Paesi, tra cui l’Italia, che utilizzano tutti i giorni il gas russo”, ha concluso Franco.
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