“La comunità ucraina nei nostri territori è composta da decine di migliaia di persone, quindi ci aspettiamo che, anche per i ricongiungimenti familiari, l’afflusso di profughi nel nostro territorio possa essere molto ampio. Di concerto con la Prefettura metteremo in campo tutte le iniziative possibili per garantire il massimo sostegno umanitario alla popolazione ucraina che sta soffrendo questa situazione drammatica di guerra e per garantire a donne e bambini l’ospitalità e l’assistenza tipica della nostra città e del nostro territorio”. Lo ha detto il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, al termine della riunione che si è tenuta in Prefettura per l’accoglienza dei profughi ucraini in fuga dalla guerra. “Prevediamo che Napoli rappresenti il luogo dove arriverà la maggior parte degli ucraini che vorranno arrivare in Campania – ha spiegato Manfredi – e come Comune noi lavoreremo a valle dell’arrivo delle persone dall’Ucraina. Dopo l’arrivo nell’hub dell’Ospedale del Mare Comune provvederà a determinare la collocazione definitiva delle persone. Abbiamo già aperto la struttura di Marechiaro, che garantirà una sessantina di posti subito disponibili, e insieme alla Caritas e alle organizzazioni laiche religiose presenti in città stiamo organizzando la sistemazione dei posti letto per donne e bambini e coloro che chiaramente richiedono una sistemazione al di là del ricongiungimento familiare”. “Questo – conclude il sindaco – è un lavoro che faremo di concerto con tutti i Comuni della Città metropolitana e di concerto con l’Anci, in maniera tale che ci sia una rete di accoglienza nell’area metropolitana di Napoli molto solida e robusta”. “Due giorni fa ho parlato con il console ucraino a Napoli e, oltre ad esprimere la solidarietà, abbiamo messo a disposizione le cose credo più utili e urgenti per loro in questo momento, cioè le strutture sanitarie”. Ha detto – invece – il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. “Abbiamo offerto in particolare la disponibilità ad ospitare bambini che dovessero avere problemi sanitari nel Santobono e negli altri ospedali pediatrici che abbiamo in Campania, e abbiamo messo a disposizione le strutture per l’offerta di medicinali, sempre per gli ospedali dell’Ucraina”, ha concluso De Luca.
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