Il Consorzio di tutela del Primitivo di Manduria ha vinto 35 cause delle 64 azioni legali per bloccare marchi ingannevoli presenti in tutto il mondo, sia figurativi che denominativi.
Lo rende noto Novella Pastorelli, presidente del Consorzio, aggiungendo che il Primitivo di Manduria “è un vino che non conosce crisi, soprattutto all’estero, con un exploit importante su tutti i mercati nazionali ed internazionali. Ed è proprio l’essere così amato all’estero che lo espone quotidianamente e fenomeni di imitazione e contraffazione”. Delle 35 cause vinte, “due sono state intraprese in Cina, una in Cile, cinque in Spagna, tredici in Italia, una in Sud Africa, una in Germania, una in Portogallo, una in Francia ed è stata sospesa – aggiunge Pastorelli – la commercializzazione in Europa di 8 marchi depositati presso l’Euipo (l’invalidity division dell’Ufficio dell’Unione europea per la Proprietà intellettuale). Inoltre, è stato acquistato dal Consorzio di tutela un dominio con la dicitura primitivodimanduria”. La presidente del Consorzio fa presente che nel 2021 sono stati prodotti “oltre 23 milioni di litri (+ 2 milioni rispetto al 2020) che equivalgono a più di 30 milioni di bottiglie (+ 2 milioni rispetto al 2020) con un fatturato di 195 milioni di euro (+ 12 milioni rispetto al 2020). Tante sono le novità e i progetti in cantiere sia per incrementare la valorizzazione e la promozione del Primitivo di Manduria che, al contempo, per combattere, ulteriormente, la contraffazione della nostra preziosa denominazione”.
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