«Centotrenta anni. 130. Era il 16 marzo 1892 quando Edoardo Scarfoglio e Matilde Serao presentavano al mondo il loro giornale. Il Mattino è nato nel civico 7 del palazzo dell’Angiporto, vicini di casa una sartoria e un alberghetto a ore. È nato in soli quaranta giorni, quando Edoardo il visionario e donna Matilde, sposati dal 1885 e compagni di lavoro nel Corriere di Napoli del banchiere livornese Matteo Schilizzi, investirono la liquidazione di 86.000 lire per dare vita alla nuova testata. Centotrenta anni. 130. E una fila di direttori. Il primo fu proprio Edoardo Scarfoglio, e fu una dinastia perché dopo la sua morte la direzione passò al figlio Paolo Scarfoglio. E poi Luigi Barzini, Riccardo Forster, Nicola Sansanelli e Francesco Paoloni, Vico Pellizzari, Cesare Marroni, Gherardi Casini e Arturo Assante, tutti loro hanno firmato il giornale negli anni del fascismo. Poi la guerra. Dal settembre 1943 fino all’aprile 1950 Il Mattino sospese le pubblicazioni per tornare in edicola il 9 aprile del 1950: da allora ad oggi il primo quotidiano del Sud racconta i fatti di Napoli, del Mezzogiorno, dell’Italia e del mondo con puntualità e indipendenza. Nel grande supplemento in edicola martedì ripubblichiamo gli editoriali dei direttori, una galleria storica che fa bene al cuore e alla memoria. Da Giovanni Ansaldo a Orazio Mazzoni, da Roberto Ciuni a Pasquale Nonno, da Sergio Zavoli a Paolo Graldi, da Paolo Gambescia a Mario Orfeo, da Virman Cusenza ad Alessandro Barbano e al direttore di oggi, Federico Monga: nei loro scritti ci sono lo sguardo, i progetti e le speranze nel momento in cui assumevano la guida de Il Mattino. E insieme le prime pagine più significative che aiutano a comprendere la visione del giornale poi declinata dai direttori, ogni giorno, insieme alla redazione. Già, le prime pagine. Da mercoledì su questo sito tutti i lettori del Mattino potranno scegliere la loro prima pagina preferita. Un contest che è un tuffo in 130 anni di storia, un viaggio lungo ed emozionante dall’entrata in guerra dell’Italia nel maggio del 1915 alla folle guerra in Ucraina scatenata da Putin in queste settimane. Nel mezzo ci sono il referendum costituzionale del ‘46, l’assassinio del presidente americano Kennedy e lo sbarco dell’uomo sulla luna, il terremoto dell’Irpinia del 23 novembre 1890 con quel titolo «Fate presto» che stregò anche Andy Warhol, l’omicidio di Giancarlo Siani e il dramma del Covid e del lockdown. E ancora, ci sono gli Oscar di Sophia Loren e di Paolo Sorrentino e le vittorie più belle del Napoli di Maradona e della nazionale italiana. Tocca ai lettori scegliere la prima pagina più bella. Le prime dieci saranno ripubblicate in sovracopertina ogni 15 del mese. La prima, però, la scegliamo noi. Un omaggio a Edoardo Scarfoglio e Matilde Serao: mercoledì 16 marzo, infatti, sarà ripubblicata in edicola la prima pagina del 16 marzo 1892, con l’editoriale di Scarfoglio e il primo numero della celebre rubrica «Api, mosconi e vespe» di donna Matilde. Centotrenta anni dopo. 130», così Alessio Fanuzzi, ricostruisce anni e anni di storia dell’editoria italiana per le colonne – appunto – de Il Mattino, per introdurre lo storico anniversario. Auguri.
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