“La pandemia è stata una crisi simmetrica che ha colpito tutti i paesi, le filiere e i settori e in qualche modo con un sostegno adeguato il mercato avrebbe potuto superare quella crisi rendendo più forti filiere che erano forti. Questo era un vantaggio per il nostro paese, che avrebbe potuto mettere la testa fuori dal guado prima di altri. La crisi scatenata dal conflitto russo-ucraino invece è asimmetrica, ci sono paesi e settori che la pagano più di altri”.
Lo ha detto il ministro delle Politiche Agricole, Stefano Patuanelli, intervenendo alla conferenza organizzata da Afidop, l’associazione dei formaggi italiani DOP e IGP, contro l’etichetta a semaforo sottolineando che, in particolare, “il costo dell’energia per l’Italia è insopportabile: se oggi non abbiamo la forza di intervenire supportando le imprese con strumenti adeguati, l’asimmetria di questa crisi taglierà fuori dal mercato le nostre imprese e non recupereremo più le fasce di mercato perse”, ha detto. “L’impegno del governo e le misure da mettere in campo – ha proseguito il ministro – devono quindi partire dal presupposto che i paesi più colpiti devono avere la capacità e la possibilità di mettere in campo risorse e strumenti adeguati a chi fa impresa per permettergli di continuare a farla”. Patuanelli ha anche sottolineato che la filiera casearia “è una di quelle che sta pagando il prezzo più alto” degli aumenti di energia e materie prime e l’accordo stipulato al tavolo latte al Mipaaf “ormai segna il passo, visto che il prezzo medio alla produzione è di 0,46-0,47 centesimi a litro”. Quanto al prezzo del grano “ci sono evidentemente speculazioni, è aumentato in modo incomprensibile, come per tute le merci scambiate nei sistemi borsistici”, ha detto Patuanelli, a margine dell’incontro promosso da Afidop, l’associazione dei formaggi italiani DOP e IGP, per dire no al Nutriscore. “A livello europeo dobbiamo incrementare le produzioni interne di mais, grano e soia”, ha aggiunto il ministro ricordando che anche sulla mangimistica “c’è un forte aumento del prezzo legato all’energia. Non c’è per ora alcuna materia prima che non abbia subito un incremento di costi”. “Il decreto sarà pronto quando sarà pronto, ma sicuramente entro la settimana. Serve un intervento che sia percepibile da parte di aziende e cittadini”, ha detto in merito al decreto contro il caro-energia. “Si stanno facendo valutazioni sul costo dei carburanti – ha spiegato Patuanelli – il settore trasporti è in ginocchio e ha grande incidenza anche sul costo delle materie: vanno accelerate le capacità di produrre energia da rinnovabili slegando il prezzo delle rinnovabili da quello del gas” ha aggiunto, spiegando che invece a livello europeo “bisogna mettere un tetto al mercato del gas perchè c’è una speculazione al rialzo immotivata: si deve interrompere questa spirale speculativa”. Il taglio delle accise, ha detto, “è uno degli elementi che stiamo valutando come Governo e non è differibile a mio avviso, come altre tipologie di intervento non solo a livello nazionale ma anche europeo”.
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