di Daniela Mariano
POTENZA- La crisi energetica morde l’agricoltura. E non solo. Coldiretti Basilicata ha incontrato a Potenza, nella sede della confederazione regionale, una delegazione di agricoltori che lunedì scorso ha organizzato autonomamente dinanzi alla sede della Regione, una manifestazione «libera» da sindacati e ad associazioni di categoria «per protestare contro il costo delle materie prime che impediscono la possibilità di lavorare». O che comunque la stanno rendendo particolarmente difficile. «Abbiamo espresso la nostra solidarietà ai promotori della manifestazione – ha commentato, in una nota diffusa dall’ufficio stampa dell’organizzazione di categoria, il direttore della Coldiretti Basilicata, Aldo Mattia – perché si tratta di problemi comuni a tutto il comparto che sta subendo rincari del 200 per cento di carburante, energia e fertilizzanti. È importante fare fronte comune, anche con diverse e distinte iniziative – ha aggiunto Mattia – affinché governo e Regione si attivino per trovare risposte immediate ed evitare di aggravare una situazione che, se non affrontata nei dovuti modi, rischia di produrre conseguenze disastrose per l’economia della Basilicata». Ma si muove anche la politica. «Non ci sono cause concrete che giustificano questi aumenti: si tratta di pura speculazione se non vera e propria truffa a danno dei cittadini italiani. Quanto basta per spingere la Procura di Roma ad aprire un fascicolo di indagine, al momento contro ignoti, per fare chiarezza, capire le ragioni di tali aumenti ed individuare eventuali responsabili», ha sottolineato il senatore pentastellato Arnaldo Lomuti, annunciando di aver presentato un’interrogazione sul prezzo di gas e carburanti al Ministero dello Sviluppo economico (Mise) e al Ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef).