«Con immensa soddisfazione plaudo al lavoro messo in campo dal Dipartimento Ambiente della Regione Basilicata, dall’EGRIB, dai Sindaci e da tutte le professionalità impegnate in questi mesi per rispondere al meglio al bando, finanziato con fondi del Pnrr, per progetti relativi a raccolta differenziata e alla costruzione/potenziamento di impianti di riciclo dei rifiuti», lo scrive su Facebook l’ex assessore regionale all’ambiente Gianni Rosa. «Con un’azione sinergica messa in campo insieme alla dott.ssa Liliana Santoro e all’architetto Canio Santarsiero – prosegue Rosa – e che ha visto il coinvolgimento di tutti i primi cittadini della Basilicata, sono presentati progetti su tutte e tre le Linee previste (LINEA A “Miglioramento e meccanizzazione della rete di raccolta differenziata dei rifiuti urbani”; LINEA B “Ammodernamento (anche con ampliamento di impianti esistenti) e realizzazione di nuovi impianti di trattamento/riciclo dei rifiuti urbani provenienti dalla raccolta differenziata”; LINEA C “Ammodernamento (anche con ampliamento di impianti esistenti) e realizzazione di nuovi impianti innovativi di trattamento/riciclaggio per lo smaltimento di materiali assorbenti ad uso personale (PAD), i fanghi di acque reflue, i rifiuti di pelletteria e i rifiuti tessili”). Avremmo potuto creare una struttura ad hoc per la preparazione di questi bandi ma all’epoca ho ritenuto che la cooperazione tra Istituzioni fosse il modo migliore per presentare progetti che fossero realmente utili alle comunità che dovevano usufruirne. Quindi, nei mesi passati, dall’assessorato, ai funzionari della Direzione Ambiente, all’Egrib ed ai Sindaci, ci siamo ripiegati sulle carte. Scelta che si è rivelata vincente. Oggi possiamo orgogliosamente dire che 113 Comuni lucani hanno presentato un proprio progetto sulla linea A per un totale di € 52.993.789,73. Mentre l’importo complessivo dei progetti sulle tre linee è pari a € 130.756.115,77. Arrivare ad avere una raccolta differenziata con tecnologie all’avanguardia contribuirà a cogliere l’obbiettivo dell’ambito unico dei rifiuti e della creazione della tariffa unica. Al contempo – rimarca l’ex assessore – con la costruzione dell’impiantistica sui territori permetterà di rispondere alla assenza, in regione, della gestione della frazione umida del rifiuto che oggi viene trasferita completamente fuori regione con rilevanti oneri per i comuni. Sono previsti anche progetti per la costruzione di impiantistica di trattamento dei fanghi dei depuratori che, fino a poco tempo fa, erano abbandonati nei piazzali e smaltiti sempre fuori regione. L’intuizione di costituire un fondo di rotazione per le progettazioni degli interventi candidati, ha, di fatto, reso possibile la presentazione delle proposte progettuali in un livello tale da poter aumentare in modo significativo la possibilità di accesso ai finanziamenti disponibili dal PNRR. Lungimiranza – conclude Gianni Rosa – e visione complessiva delle problematiche, quelle messe in campo, che guardano al futuro, per un’autonomia regionale che tende al miglioramento del trattamento dei rifiuti e alla sua economicità».