Con i rincari nel carrello della spesa, provocati dal caro energia e dal caro carburante che ha intaccato la filiera del trasporto e della logistica, ben oltre 4 italiani su 10 (44% circa) hanno deciso di coltivare, un pò per hobby, un pò per necessità, in proprio e a chilometro zero frutta e verdura in giardini, orti urbani e piccoli appezzamenti di terreno, ritagliati anche nelle grandi metropoli da Roma a Milano, passando per Palermo, Napoli e Firenze. È quanto emerge da un’indagine della Coldiretti, che registra un boom dell’agricoltura urbana cominciato nel periodo delle restrizioni Covid e del lockdown di “contiana” memoria. Scrive la Coldiretti: “I tempi sono cambiati ma il ritorno della guerra in Europa ha portato con sé, oltre alla grande solidarietà al popolo ucraino, grande preoccupazione per gli effetti della guerra sull’economia reale a partire dall’alientazione. I giardini e i balconi delle abitazioni lasciano spazio così ad orti per la produzione “fai da te” di lattughe, pomodori, piante aromatiche, peperoncini, zucchine, melanzane, ma anche di piselli, fagioli fave e ceci da raccogliere, trasformare o conservare all’occorrenza. Un fenomeno che, oltre a far risparmiare, aiuta anche a trascorrere momenti di relax e allentare le ansie”.
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