Il Comune di Napoli è destinatario non solo di fondi a valere sul pnrr, ma anche di risorse del fondo complementare finanziato dal bilancio nazionale e di risorse del fondo di sviluppo e coesione per la realizzazione di opere che puntano ad ammodernare le infrastrutture, a migliorare i servizi e a cambiare il volto della città. Misure economiche e finanziarie che, tuttavia, in alcuni casi viaggiano su binari procedurali diversi che rischiano di rallentare la realizzazione delle opere. «Il Fondo complementare – ha spiegato il sindaco, Gaetano Manfredi, in consiglio comunale – in alcune opere affianca il pnrr e per scelta del governo segue le stesse regole del pnrr fatta eccezione per la scadenza che non è fissata perentoriamente al 2026. Invece le risorse del fondo di sviluppo e coesione non seguono le stesse regole e dunque ho chiesto al Governo che ci sia una norma che consenta di uniformare le procedure». Ad oggi al Comune di Napoli sono stati finanziati con fondi pnrr progetti per circa 618 milioni di euro, e sono candidati altri progetti per circa ulteriori 398 milioni di euro, per un totale di risorse pari a poco più di un miliardo di euro tra progetti finanziati e candidati a finanziamento. Tra le missioni indicate nel pnrr, il Comune ha presentato progetti per servizi digitali, verde e transizione ecologica, ammodernamento ciclo dei rifiuti e reti idriche, interventi per il miglioramento della mobilità attraverso il completamento e la realizzazione di reti ma anche con il rinnovo del parco bus e l’acquisto di treni verdi, progetti per la sostituzione di edifici scolastici e la loro riqualificazione energetica e progetti di rigenerazione urbana.
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