I docenti non vaccinati, secondo il decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale possono rientrare a scuola ma andranno adibiti ad altre mansioni che non siano l’insegnamento e che non prevedano contatto con gli alunni. “E’ molto difficile, a scuola, stabilire quali siano le mansioni non a contatto con i ragazzi”, osserva il presidente dell’Associazione nazionale presidi Antonello Giannelli. “Gli stessi impiegati di segreteria e i bidelli entrano a contatto con gli alunni. C’è una volontà di normalizzare la situazione di chi non si è vaccinato; gli si paga lo stipendio per non lavorare, dando mansioni sostanzialmente inesistenti”, aggiunge il presidente dell’Associazione presidi. “Tutto questo – aggiunge Giannelli – viene fatto con risorse sottratte al Fondo da dividere tra tutti e che dovrebbe servire ad aumentare lo stipendio dei docenti. Anche il messaggio che passa è che chi non vuole rispettare le regole alla fine l’ha vinta. Sono riusciti a fare proprio un bel capolavoro”. Una delle novità – infine – sempre relativamente al mondo della scuola è il ritorno delle gite, delle uscite didattiche e dei viaggi d’istruzione, compresa la partecipazione a manifestazioni sportive, ma attenzione perché fino alla fine di aprile si potrà accedere alle istituzioni scolastiche solo esibendo il green pass base (vaccinazione, guarigione o test).
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