L’Uncem (Unione nazionale comuni, comunità ed enti montani) chiede l’annullamento della linea A del Bando Borghi del Pnrr, che ha messo sul piatto in ciascuna delle 21 regioni e province autonome 20 milioni di euro per riqualificare un borgo storico abbandonato o a rischio abbandono. La richiesta arriva a due giorni dall’apertura di un’indagine, al momento senza indagati né ipotesi di reato, della procura di Aosta sull’assegnazione dei fondi al comune di Fontainemore. Uncem critica anche la linea B del Bando Borghi, “con 229 fortunati su 1800 partecipanti”. Secondo Jean Barocco, coordinatore Uncem in Valle d’Aosta, e Marco Bussone, presidente nazionale Uncem, “non sono bandi per la ripartenza. Sono dannosi. E la linea a va azzerata subito, mentre il comitato tecnico sta prendendo in mano i 21 dossier arrivati. Azzeriamo la misura. Facciamo altro con quei soldi. Non metteremo così in difficoltà 21 comuni, non useremo male risorse che sono a prestito, da Bruxelles, per l’Italia. E non genereremo meccanismi di sperequazione, dei quali l’Italia e anche la Valle d’Aosta, non hanno per niente bisogno”. Per l’Uncem “il ministero della Cultura ha completamente sbagliato impianto del Piano dei borghi” dato “che non sa bene di cosa stia parlando. Perché l’Italia è fatta di paesi, di comuni e la definizione borghi non può essere tirata per un piano che è di fatto inutile e miope”. Inoltre “concentrare 20 milioni di euro su un solo piccolo comune non è corretto, non è etico, non è sostenibile”.
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