“Oggi abbiamo le risorse del Pnrr, che stanno per arrivare o sono già arrivate”, e comunque “il ministero dell’Interno è stato impegnato in una grande attività anche durante il periodo Covid, con i ristori ai Comuni, per alleviare le difficoltà dei singoli, e mettendo in atto una serie di interventi con ministero dell’Economia, Sace e Cassa Depositi e Prestiti. L’esigenza era di far arrivare immediatamente le risorse, senza mai rinunciare ai controlli antimafia per evitare che i fondi finissero in mani diverse”. Lo evidenzia la ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, intervenendo al convegno “Mafia e appalti- La prevenzione antimafia” in Prefettura a Bologna, nell’ambito delle celebrazioni del trentennale della Dia. L’attività di prevenzione amministrativa, aggiunge Lamorgese, “ha funzionato molto, siamo anche intervenuti con norme recenti a fine 2021”. Non a caso, osserva la ministra, “i provvedimenti interdittivi nel periodo 2020-2021 non sono mai stati sotto i 2.000: quindi, è un’attività che funziona e dà i suoi risultati, anche grazie alla Dia e al senso di squadra di tutte le istituzioni del territorio, dalla magistratura ai prefetti di questa regione, fino ai gruppi interforze”. Proprio sulla Direzione investigativa antimafia, Lamorgese ricorda come “rappresenta un avamposto di legalità, nata da un’intuizione di Giovanni Falcone, che diceva che se vogliamo combattere le mafie bisogna tracciare le risorse, i soldi, perché su quella linea si arriva a sgominare le attività criminali”.
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