Disponibili quattro miliardi di euro per la crescita delle imprese siciliane. A metterli sul piatto è banca Intesa Sanpaolo, che oggi ha presentato l’accordo stretto con Confindustria per promuovere il sistema produttivo, in coerenza con la crescita imprenditoriale che si avrà nel solco del Pnrr. I quattro miliardi fanno parte dei 150 del plafond nazionale, e sono alla base dell’accordo triennale firmato lo scorso ottobre in viale dell’Astronomia da Carlo Bonomi, presidente di Confindustria, e Carlo Messina, consigliere delegato e Ceo di Intesa Sanpaolo. “Diamo seguito allo storico accordo di collaborazione tra Confindustria e Intesa Sanpaolo, che dal 2009 sostiene le imprese – dice Alessandro Albanese, presidente di Confindustria Sicilia – L’accordo parla di patrimonalizzazione e supporto post Covid alle aziende, ma parla anche di valorizzazione delle risorse umane, di smart working e sostegno in previsione del Pnrr, anche se su questo aspetto – conclude Albanese – sappiamo che la posizione di Confindustria è un po’ più critica”. Tre sono le leve a supporto delle aziende: digitalizzazione e innovazione; rafforzamento della struttura finanziaria e patrimoniale; potenziamento delle filiere e sostenibilità. “Per accelerare la crescita delle imprese siciliane mettiamo in campo quattro miliardi di euro, rinnovando l’azione congiunta con Confindustria – spiega Giuseppe Nargi, direttore regionale Campania, Calabria e Sicilia di Intesa Sanpaolo – Le aziende dell’isola oggi si trovano a dover affrontare la transizione ambientale e digitale che noi sosteniamo finanziando investimenti. In Sicilia, inoltre, attraverso il ‘Programma sviluppo filiere’ abbiamo già favorito oltre venti accordi di filiera per un giro d’affari complessivo di 2,3 miliardi di euro”.
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