Pnrr: Carfagna, con monitoraggio 40% per Sud non un euro andrà sprecato Bari, 21 apr. (LaPresse) – “Spesso sento parlare esponenti di altre Regioni d’Italia, della possibilità che il Sud possa non farcela, e questi esponenti rivendicano queste risorse dicendo datele a noi che sappiamo spenderle, io voglio tranquillizzare tutti perché il meccanismo di protezione della quota 40% e la rete di sicurezza costruita con il monitoraggio, l’affiancamento i poteri sostitutivi che scattano laddove le cose non dovessero andare bene, non un euro andrà sprecato, non un finanziamento andrà perso e non un progetto sarà cancellato”. Lo ha detto la ministra per il Sud e la Coesione territoriale, Mara Carfagna, nel corso del suo intervento al convegno organizzato a Bari da Confindustria Puglia, in collaborazione con Confindustria Molise e Confindustria Basilicata sul tema ‘Le Zone Economiche Speciali, opportunità strategica per lo sviluppo del Mezzogiorno’, con riferimento alla quota del 40% per le regioni del Sud Italia.”Naturalmente c’è bisogno che chi verrà dopo di noi possa garantire continuità nell’intenzione di monitorare l’allocazione del 40%”, ha sottolineato.”C’è un dato culturale che mi piace sottolineare: siamo riusciti in poco tempo e non senza difficoltà a imporre un nuovo racconto di Sud, una visione meridionalistica concreta, fattiva, operosa, seria, orgogliosa, ben distante dal meridionalismo spesso disfattiva e rivendicativo che ha alimentato sfiducia e rassegnazione che hanno tenuto prigioniero il Sud per tanti anni”, ha detto.”Ci siamo riusciti grazie alle ingenti risorse in arrivo dall’Ue e anche perché abbiamo fatto una scelta di campo precisa: individuare i problemi e risolverli e non usarli per fare propaganda. E per la prima volta siamo riusciti a vincolare in un grande piano di investimenti nazionale, una quota certa e definita dedicata al mezzogiorno: il 40 % delle risorse allocabili territorialmente e abbiamo blindato questa quota per norma. E l’abbiamo sottoposta a un monitoraggio costante, non solo ex post ma anche ex ante”, ha ricordato la ministra. “Il monitoraggio ex post ci permette di intervenire in una fase patologica, quando la quota sud di fatto non è stata rispettata e scattano le misure comprensative, quello ex ante ci consente di intervenire nella fase della predisposizione dei bandi e dell’individuazione dei criteri che ci possano consentire una giusta allocazione territoriale.”Ora, è vero che alcuni ministeri sono al di sotto della quota 40, bisogna ricordare che molti dicasteri sono ben al di sopra, come quello delle infrastrutture o per il Sud e la coesione territoriale, per cui ricordiamoci sempre che il 40 % riguarda il totale delle risorse del Pnrr. E’ una sfida che richiede un impegno quotidiano”, ha concluso. CRO NG01 sdc/sid 211515 APR 22
Scopri le ultime notizie in tempo reale. News e aggiornamenti su politica, cronaca, lavoro, economia, attualità e molto altro su www.supersud.it