Di Maria Caterina Bruno
L’università della Calabria sarà presto sede di uno degli 11 ecosistemi dell’innovazione finanziati dal Pnrr. Il progetto è nato dalla collaborazione tra gli atenei statali di Calabria e Basilicata e le sedi Cnr, con il sostegno dei presidenti Occhiuto e Bardi e il supporto di un’ampia rete di soggetti pubblici e privati. L’obiettivo è quello di trasferire sul territorio competenze d’avanguardia e saperi d’eccellenza per favorirne lo sviluppo. A dare il via al progetto è stato il ministero dell’Università e della Ricerca, il quale lo ha classificato come il secondo migliore d’Italia, alle spalle dell’ Emilia Romagna.
Ma la proposta dell’Unical è stata considerata prima in assoluto sia per gli obiettivi e la qualità scientifica del programma di ricerca, che per l’impatto atteso sul territorio.
Lo step successivo della procedura prevede l’invio della proposta integrale, e la negoziazione con la commissione ministeriale, per la definizione precisa del contributo, che potrà concedere fino a 120 milioni di euro dei 137 di investimento complessivo. Oltre a quello calabro-lucano, nel Mezzogiorno sono stati approvati altri tre ecosistemi: Sardegna, Abruzzo-Marche-Umbria, e Sicilia.
Il progetto impegnerà oltre 850 docenti e ricercatori, ed è prevista l’assunzione di 163 ricercatori a tempo determinato e l’attivazione di 113 posti di dottorato industriale.