Le difficoltà sono evidenti, a fronte di uno scenario che vede l’agroalimentare italiano stretto tra inflazione e rischio di flessione dei consumi interni, l’arrivo degli investimenti del PNRR e la continua crescita dell’export nelle geografie chiave possono, nonostante tutto, consentire un’ulteriore crescita del comparto nel medio periodo. Argomenti chiave per i rappresentanti della filiera che si incontreranno a Cibus 2022 dal 3 al 6 maggio, in un evento ad hoc che coinvolgerà 70 mila visitatori, tra cui 2mila top buyer esteri. Se da quasi 40 anni, a Parma, si celebra la capacità del Made in Italy Alimentare di crescere rispettando e valorizzando la propria tradizione, Cibus si presenta ora, come la fiera dei Territori. il Salone sarà inaugurato da Stefano Patuanelli (nella foto), ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali e da Manlio Di Stefano, Sottosegretario di Stato al ministero degli Affari Esteri, nel convegno d’apertura “La responsabilità economica e sociale dell’agroalimentare italiano – Come continuare a garantire l’accesso al Cibo e al Lavoro durante e dopo le crisi, attraverso un nuovo modello di sviluppo sempre più sostenibile”.
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