di Daniela Mariano
Con la crisi economica i lucani preferiscono spendere in beni che possono durare nel tempo. Nel 2021 «gli acquisti di beni durevoli in Basilicata si sono avvicinati ai 500 milioni di euro (495 milioni di spesa complessiva) facendo registrare la seconda migliore crescita regionale in Italia: +16,7 per cento». In particolare, secondo l’analisi dell’Osservatorio dei Consumi Findomestic, realizzata in collaborazione con Prometeia, «il positivo andamento dell’economia lucana ha fatto incrementare anche il reddito medio pro capite nella regione (+6,9 per cento) attestandosi a 15.813 euro, e superando la crescita media nazionale (+5,7%). I consumi totali sono cresciuti più a Potenza (+17,3 per cento) che a Matera (+15,4 per cento) così come la spesa media per famiglia in durevoli: 2.137 euro per nucleo nel capoluogo (+18,8 per cento) contro i 2.083 euro a Matera (+16,3 per cento)». «Nel 2021 – ha sottolineato il responsabile dell’Osservatorio Findomestic, Claudio Bardazzi – i consumi di beni durevoli in Basilicata sono aumentati pur rimanendo terz’ultima in Italia per valore della spesa totale prima di Molise e Valle D’Aosta. Il mercato e’ stato sostenuto in particolare dagli acquisti di auto usate (129 milioni di euro di spesa, +16,2 per cento) e mobili (117 milioni, +18,3 per cento) e a seguire anche auto nuove (96 milioni, +14,7 per cento), telefonia (51 milioni, +17,2 per cento) ed elettrodomestici (47 milioni, 15,9 per cento). Più contenuti i volumi di spesa per l’information technology (20 milioni) rimasti sugli stessi livelli del 2020 e per i motoveicoli che non superano i 10 milioni di euro nonostante un incremento del 23,3 per cento. La differenza più marcata – ha concluso Bardazzi – tra la spesa 2020 e 2021 è quella dell’elettronica di consumo, cresciuta nell’ultimo anno del 34 per cento a 26 milioni di euro».