Intervenuto al Festival della comunicazione non ostile organizzato dall’associazione Parole Ostili, il ministro dell’istruzione Patrizio Bianchi ha parlato ai giovani presenti nel pubblico, affrontando alcuni temi attuali: “La scuola ti deve formare come persona, aiutare a essere sé stessi. L’orientamento è accompagnamento. La cosa straordinaria che abbiamo imparato durante il lockdown è guardare il proprio compagno. Mi hanno dato del testardo per la riapertura delle scuole. Nell’epoca di Internet c’è ancor più bisogno della scuola di prima. Bisogna riconquistare il tempo e lo spazio – spiega Bianchi – chiedetevi, chi è più smart tra me e il telefono? Se la risposta è il telefono, è sbagliata. La scuola dev’essere aperta, inclusiva e affettuosa”. “Ci sono tanti soldi ma anche tante regole, ho il fiato sul collo della Commissione Europea. Investiamo in edifici, specie dove non ci sono. Ad esempio gli asili nido. In questo Paese nascono pochi bambini, se continua così nel 2032 avremo 6 milioni di bambini, oggi sono 7 milioni e mezzo. La disuguaglianza parte anche dalle possibilità che ci sono nel territorio. Se un bambino nasce a Reggio Emilia ha una possibilità su due di avere un posto negli asili nido, se nasce a Messina ne ha 5 su 100. Mi sono impegnato entro il 2025 a formare 650mila insegnanti al digitale. Tanti naufragano su Internet, anziché navigare”.
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