La denuncia di Carlo Martino, Presidente di Confapi Puglia, la Confederazione italiana della piccola e media industria privata: «in Italia troppa burocrazia! In particolare, nella regione Puglia sono 396 i progetti per impianti di energia rinnovabile che ancora aspettano di poter giungere a meta per eccessiva burocrazia. Tempi brevi e certi sono l’unica via per dare all’Italia la possibilità di rendersi indipendente dal gas russo e dare un futuro più green alle nuove generazioni».
Carlo Martino, chiede «di rendere la Puglia regione leader in Italia sul fronte delle energie rinnovabili». Per Confapi i tempi sono maturi data «L’inaugurazione del Parco Eolico di Taranto e il via libera della Regione ad una accelerazione sulla messa a terra di impianti per la produzione di energia verde». «Abbiamo messo a fattor comune il miglior know how – evidenzia Martino – e sul territorio insistono aziende sane e solide che già operano con successo nel settore energia. Puntiamo all’eolico off shore e all’idrogeno verde. Il primo ha un impatto ambientale minimo ed una elevata capacità di produzione, il secondo è il miglior sistema di storage per l’energia prodotta e presto potrà essere utilizzato come combustibile anche per i trasporti». «Chiediamo al Governo – conclude – di sburocratizzare, nient’altro. Tutto il resto possiamo farlo da soli e in fretta». Al Governo si è rivolta anche la Regione. Dopo circa tre ore di discussione e di battaglia in aula, infatti, il Consiglio regionale pugliese ha approvato all’unanimità la mozione in materia di energie rinnovabili, di cui è prima firmataria la presidente dell’Assemblea pugliese, Loredana Capone. Con il testo approvato si impegna la Giunta regionale «A fare propri gli orientamenti imperniati sulla partnership in materia di energie rinnovabili e a intraprendere le conseguenti iniziative nei confronti del Governo nazionale, al fine di sollecitare quanto prima il pieno coinvolgimento della Puglia nelle scelte che si riverberano sul suo territorio». Inoltre, «Si chiede di attivare ogni opportuna iniziativa con il Governo nonché con la Conferenza permanente per rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome, affinché venga assicurato il coinvolgimento degli enti locali territoriali nell’elaborazione delle strategie e nella determinazione dei criteri di allocazione degli impianti di maggior impatto ambientale e paesaggistico, prima dell’assunzione di qualsiasi decisione e determinazione in merito». Nel testo della mozione si chiede, infine, di accelerare il processo di definizione del Piano energetico e ambientale (Pear) e di tutta la pianificazione strategica di riferimento per le tematiche delle energie rinnovabili. Con un ordine del giorno presentato dal capogruppo del Pd, Filippo Caracciolo, non si è dato seguito, invece, alla votazione della mozione per il ‘No’ al progetto del parco eolico off-shore tra Otranto, Santa Cesarea e Castro, in Salento, presentata dal capogruppo del ‘La Puglia domani’, Paolo Pagliaro, perché ritenuta assorbita dalla mozione approvata precedente dal Consiglio regionale.
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