Nel mese di dicembre 2021, 44,6 milioni di utenti unici italiani hanno navigato in rete sulle piattaforme online per un totale di poco superiore a 59 ore di navigazione, in media, a persona. Lo rileva l’Agcom nel suo osservatorio sulle comunicazioni relativo all’ultimo trimestre del 2021.
Ai primi posti della graduatoria si confermano l’insieme di siti web e applicazioni che hanno a riferimento i big player internazionali, seguiti da quelli relativi ad alcuni tra i principali gruppi editoriali nazionali (Rcs Mediagroup, Mediaset, ItaliaOnline, GEDI). Con riferimento all’andamento delle audience dei siti e applicazioni di informazione generalista, il 2021, con 38,3 milioni di utenti unici, ha registrato un leggero incremento rispetto al corrispondente valore del 2020 (38,0). Va peraltro evidenziato – afferma l’Agcom – come l’attenuazione dell’emergenza pandemica possa aver contribuito alla flessione osservabile nell’ultima parte dell’anno. A partire dal mese di ottobre i livelli di audience complessiva del 2020 risultano in effetti sempre superiori a quelli, corrispondenti, del 2021. L’analisi della dinamica delle piattaforme online di e-commerce nell’ultimo trimestre dell’anno 2021 mostra, sul corrispondente valore del 2020, una flessione degli utenti unici. Relativamente al solo mese di dicembre 2021 gli utenti unici si sono ridotti complessivamente di 1,88 milioni rispetto al dicembre 2020. L’Agcom rileva anche che nel settore televisivo gli ascolti nel “giorno medio” registrati nel mese di dicembre 2021 (10,38 milioni) si sono ridotti di 1,63 milioni (-13,6%) rispetto al corrispondente mese del 2020. Corrispondentemente, anche la fascia oraria “prime time” (23,21 milioni lo scorso dicembre) registra una flessione di 3,7 milioni rispetto a dicembre 2020. Guardando ai valori medi giornalieri annui, nel 2021 gli spettatori nel “giorno medio” sono stati di poco superiori ai 10 milioni, in flessione di oltre un milione rispetto al 2020. Nel “prime time”, la flessione è stata pari a 1,8 milioni (-7,12 % rispetto al 2020). La RAI nel 2021 guida sia nel “giorno medio” (36,0%), sia nella fascia “prime time” (con il 37,4%) guadagnando share, su base annua, in entrambi i casi (rispettivamente +0,8 e +1,4 punti percentuali). Mediaset (31,9% di share nel 2021) segue con una contenuta flessione, rispetto al 2020, nel giorno medio (-0,2 punti percentuali) e di una più accentuata nella fascia prime time (-1,2 punti percentuali). In marginale flessione, sia nel “giorno medio” che nel “prime time”, anche Discovery, Sky e La7, le quali nel complesso passano dal 18,1 % al 17,3% nel primo caso e dal 18,2% al 17,4% nel secondo. Nel settore dell’editoria quotidiana, si conferma l’andamento negativo: nel corso dell’intero 2021, è stata venduta una media giornaliera di 1,7 milioni di copie, in flessione del 6,9% rispetto al corrispondente valore 2020 e del 30,9% rispetto ai livelli di vendita del 2017. Guardando alla distribuzione territoriale delle copie vendute tra ambito nazionale (che rappresentano 47,8% delle copie complessive) e locale, le seconde su base annua hanno registrato una flessione piu’ contenuta rispetto a quanto fatto registrare dalle testate nazionali (-6,7% contro -7,1%). Le copie vendute quotidianamente in formato cartaceo hanno visto nel 2021 una riduzione dell’8,8% rispetto al 2020, e del 34,8% nei confronti del corrispondente valore del 2017. I quotidiani venduti in formato digitale non hanno registrato variazioni di particolare rilievo (oscillano intorno ad una media di 220 mila copie giornaliere nel 2021), facendo comunque registrare nel corso dell’ultimo anno una crescita sia su base annua (+8,1%), sia rispetto al 2017 (+15%), quando le copie erano circa 190 mila unità giornaliere. Continua a crescere la rete a banda larga che, a fine dicembre 2021, raggiunge 18,7 milioni di linee broadband (500 mila unità in più rispetto all’anno precedente), mentre le vecchie linee in rame di riducono di 1,7 milioni attestandosi al 27,1% del totale. Tale crescita si traduce in un notevole aumento delle prestazioni in termini di velocità di connessione commercializzate: le linee con velocità pari o superiori ai 30 Mbit/s hanno raggiunto il 77% delle complessive linee broadband e, corrispondentemente, il peso di quelle con prestazioni superiori ai 100 Mbit/s è salito al 61,6%. La crescente capacità trasmissiva della rete si riflette ovviamente anche sull’andamento del traffico dati medio giornaliero che è aumentato del 19,3% rispetto al corrispondente valore del 2020 e del 78,7% rispetto al periodo pre-Covid. Nel segmento mobile, a fine dicembre 2021, le sim complessive hanno raggiunto i 106,2 milioni (+2,2 milioni su base annua).
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