“Abbiamo assunto tra gli obiettivi principali del Sistema Sanitario Regionale la prevenzione della malattia diabetica. È stato fatto un lavoro importante in questi anni e sinceramente vogliamo essere all’avanguardia anche in questo campo”. A parlare è il governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca, intervenuto nel corso del convegno “Pnrr: quali opportunità per i pazienti diabetici e per gli stakeholders delle regioni del Sud”, che si è svolto a Napoli presso l’Hotel Mediterraneo il 29 ed il 30 aprile 2022. “Abbiamo previsto un servizio più esteso nei territori – ha continuato De Luca – e pensiamo di realizzare a breve altri 36 Centri antidiabete (Cad) pubblici e privati. Siamo in gara poi per acquistare nuove tecnologie per decine di milioni di euro come i micorinfusori insulinici a vantaggio dei pazienti e per portare i malati giovani ad uno stile di vita normale. Puntiamo ad essere l’eccellenza in Italia. Sulle case di comunità penso che dobbiamo essere seri. Ne dobbiamo realizzare 171 ed abbiamo chiesto al ministero garanzie per quanto riguarda il personale. Perché un conto è costruire le strutture, un altro è avere il personale per gestirle. Abbiamo fatto un calcolo semplice: quanto personale serve? Ogni centro abbisogna di un team multidisciplinare. Ma sui tetti delle assunzioni e sulle qualifiche non abbiamo certezze. Mi sembra assurdo: una volta tanto che partiamo da zero partiamo seriamente, non a metà”. La manifestazione è stata voluta ed ideata dal Coordinamento regionale delle Associazioni pazienti diabetici Campania. Alla kermesse presente la referente Fabiana Anastasio. “Come presidente del Coordinamento delle associazioni – ha detto Anastasio – sono felice ed orgogliosa della sinergia che negli ultimi tempi si è creata con le istituzioni. Non è un caso: si tratta di un rapporto costruito negli anni con confronti ed anche duri scontri. Oggi i rapporti sono basati sulla stima reciproca. Sappiamo bene che abbiamo la necessità di formarci, pretendiamo il rispetto del Piano Nazionale del Diabete che prevede che un nostro rappresentante sia seduto ai tavoli istituzionali. Oggi l’associazionismo pur non essendo composto da professionisti deve essere però professionale. Ai tavoli non dobbiamo solo segnalare le criticità ma portare anche le soluzioni. Ho fortemente voluto questa iniziativa alla luce dei fondi che il Pnrr mette a disposizione del Mezzogiorno. Fin dal primo momento ho chiesto al dottor Pietro Buono il supporto delle istituzioni. Sono soddisfatta della collaborazione che si è creata nell’affrontare le difficoltà e nell’aver trasmesso questo senso di collaborazione anche ad altre regioni. Il cambio culturale dev’essere esportato in realtà dove fino ad oggi i rapporti sono stati quasi inesistenti. L’obiettivo è di proseguire i lavori in altre regioni e vogliamo che da questo evento nasca un documento d’intenti da presentare ai referenti nazionali del Pnrr con obiettivi da verificare nel tempo in questa ed altre regioni”.
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