Il Governo ha approvato una riforma che vorrebbe dare al 10% degli insegnanti un incentivo in più per una formazione obbligatoria di 30 ore annue per 3 anni su materie che non riguardano il loro lavoro in classe. E questa riforma la vorrebbe fare con risparmi e tagli ai posti di lavoro – 12 mila cattedre che scompaiono nei giro die prossimi 10 anni – ed addirittura andando a ridurre della metà il bonus docente di 500 euro che veniva dato a tutti per la formazione. Lo ha ribadito Marcello Pacifico, presidente del sindacato della scuola Anief, in vista dello sciopero convocato per il 6 maggio, spiegando “per questo noi siamo contrari, a parte il fatto che questi criteri verranno decisi da un Comitato di valutazione e non, come avviene in contrattazione, in base regole fra datore di lavoro e rappresentanti dei lavoratori”. “La riforma è sbagliata, deve essere riscritta in Parlamento, – sottolinea il sindacalista – scendiamo in piazza per non perdere 2.500 euro nei prossimi 10 anni per stipendi sempre più poveri, lontani dall’inflazione, per un lavoro che viene svolto in classe ma viene punito ancora oggi da chi ci governa”.
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