La bandiera arancione – “il prestigioso riconoscimento del Touring Club Italiano per i piccoli borghi italiani eccellenti” – è stata assegnata a Sasso di Castalda che “diventa così la quarta località certificata nella provincia di Potenza e porta a sei il numero di Comuni ‘arancioni’ in Basilicata”. In tutta Italia, sono 270 le località certificate. Sasso di Castalda “è stata premiata con la bandiera arancione per il contesto paesaggistico di pregio che – è specificato nel comunicato diffuso dal Touring Club – si può vivere e scoprire grazie alle tante esperienze, attività e sentieri, ben segnalati, che il territorio offre. Agli attrattori naturalistici, si sommano quelli storico-culturali, per un’offerta variegata e di valore. Il centro storico è raccolto, ben conservato e tipico”.
“Situato nel territorio dell’Appennino Lucano – è scritto nella nota – il borgo gode di un patrimonio naturalistico incontaminato, con faggete millenarie che offrono, in autunno, il meraviglioso spettacolo del foliage. Da non perdere è il suggestivo e adrenalinico Ponte Alla Luna, spettacolare Ponte Tibetano a passerella d’assi più lungo d’Europa, sul grandioso canyon dell’Arenazzo, che permette di passeggiare tra le nuvole. Da visitare l’Area Faunistica del Cervo ove scorgere esemplari in libertà, a ridosso dell’abitato. Per gli amanti di sport outdoor è possibile sperimentare le vie ferrate, praticare trekking ed escursioni sui numerosi sentieri, nordic walking, cicloescursioni in mountain bike o sport invernali (ciaspolate, sci di fondo). L’interesse naturalistico si unisce a quello geologico nel Fosso Arenazzo, uno dei geositi più importanti d’Italia, laboratorio en plein air su come si siano formate le montagne in epoche antichissime, oggi parte di un percorso turistico-scientifico-didattico che seduce i geologi professionisti e i turisti curiosi. Una passeggiata nel borgo antico permetterà di perdersi tra vicoli suggestivi e caratteristici e di ammirare la chiesa Madre, la chiesa di San Rocco, la chiesa di San Nicola in prossimità della quale parte la scalinata che permette di raggiungere l’antica Rocca del Castello. La cucina trae ispirazione dalle tradizioni contadine: tipici sono la minestra impastata, i salumi di maiale, i formaggi e i peperoni essiccati (Pupaur crusc). L’evento principale è la Festa patronale dedicata a San Rocco (14-15-16 agosto)”.