“Siamo in grado di governarci da soli. Io penso e spero che in tempi di pandemia e di guerra l’Unione europea si occupi di pace e di lavoro, senza dare pagelline o fare richiamini burocratici. Non abbiamo bisogno della consulenza altrui”. Lo ha detto il segretario della Lega, Matteo Salvini, a margine di un incontro della scuola politica del partito a Milano, sulla lettera che la Commissione europea invierà al governo italiano con richiami sul fisco e sulla concorrenza.
“Saremo in grado di spendere e di investire bene i soldi prestati, perché ricordo che in gran maggioranza non sono soldi regalati ma prestati. Ricordo all’Unione europea che negli ultimi anni gli italiani hanno versato nelle casse della Ue 100 miliardi di euro in più rispetto a quelli che sono tornati indietro”, ha continuato. “Ogni consiglio è utile, ma poi siamo in grado di decidere da soli. Se la Ue ci impone di aumentare la tassa sulla casa si attacca. La casa per gli italiani è sacra. Se qualcuno a Bruxelles ritiene che dovremmo tornare a tassare anche la prima casa, rimarrà deluso”, ha concluso Salvini.
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