“Oggi abbiamo un incontro al Mise con tutte le parti: ci saremo noi commissari, Invitalia e ArcelorMittal, ed è l’incontro più o meno conclusivo. Stiamo lavorando da venti giorni e dobbiamo ancora definire alcuni aspetti dell’accordo, ma andiamo verso la proroga (del contratto di investimento, ndr). Diciamo che i tempi più scottanti li abbiamo sviscerati. Dovremmo andare alla proroga e lasciare inalterata la questione dei 1800 (lavoratori rimasti alle dipendenze di Ilva in As, ndr). Rimangono gli accordi che sono stati fatti nel 2018”. Lo ha detto Francesco Ardito, commissario di Ilva in As, intervenendo in videoconferenza, con gli altri due commissari Antonio Lupo e Alessandro Danovi, all’audizione dinanzi alle Commissioni riunite Ambiente e Attività produttive della Camera in merito alle attività di bonifica del sito ex Ilva. Il passaggio in maggioranza dello Stato non avverrà entro il 31 maggio, come previsto inizialmente. Resta infatti in piedi una delle clausole sospensive del contratto siglato il 10 dicembre 2020 da Invitalia e ArcelorMittal, ovvero il mancato dissequestro dell’area a caldo dello stabilimento siderurgico di Taranto chiesto dai commissari di Ilva in As. Si sta dunque lavorando alla rivisitazione del contratto che sposterà il “closing” dell’accordo al 2023.
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