“La dimensione cyber e digitale ha sicuramente un profilo di interesse molto specifico nel contrasto della violenza di genere. Abbiamo pienamente condiviso la valorizzazione, nel piano strategico nazionale sulla violenza maschile contro le donne 2021-23, da poco approvato, della priorità diretta al rafforzamento dell’empowerment femminile poiché l’indipendenza economica delle donne e il valore intrinseco del lavoro quale fattore di identità e riscatto sociale sono fattori fondamentali per il superamento dei problemi”. Lo ha detto il ministro del Lavoro Andrea Orlando in un messaggio inviato ai lavori di apertura della sesta tappa del tour 2022 del progetto “Libere di…Vivere”, giunto alla terza edizione, in corso a Napoli fino a venerdì 27 maggio, promosso da Global Thinking Foundation – la fondazione nata nel 2016 per diffondere l’educazione finanziaria e digitale con l’obiettivo di contrastare la violenza economica e promuovere azioni di inclusione sociale – in collaborazione con Banca di Credito Popolare, FOQUS Fondazione Quartieri Spagnoli e Anonima Fumetti, con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, della Commissione UE, ASviS, Pubblicità Progresso e Inclusione Donna. Una tre giorni con mostre, convegni e spettacoli gratuiti per sensibilizzare la cittadinanza sui temi della parità di genere e della cyberviolenza. Filo conduttore di quest’anno è la cybersecurity come risposta alla dimensione digitale della violenza di genere. “Sul piano generale, nel novero delle misure da approntare, attraverso la concertazione istituzionale, va prevista una strategia che punti sull’approccio individualizzato, che consenta di distinguere le donne da un punto di vista di gravità del vissuto e di competenze possedute e sulla base di questa valutazione accompagnare alla scelta più adeguata anche nel sostegno. Nel corso di questi mesi abbiamo comunque proceduto a rafforzare le misure di welfare a sostegno delle donne, a partire dai servizi per l’infanzia con la mole di investimenti provenienti dal PNRR. Il 31 marzo scorso il Consiglio dei Ministri ha approvato lo schema di decreto legislativo attuativo della Direttiva dell’Unione Europea del 2019 relativa all’equilibrio tra attività professionale e vita familiare per i genitori e i prestatori di assistenza. Abbiamo inoltre incrementato di 50 milioni di euro il Fondo per il sostegno della parità salariale di genere. Una battaglia di civiltà per superare il gender gap salariale. Creare le condizioni per una società più attenta alle donne e al lavoro è una condizione fondamentale per la crescita complessiva di questo Paese”, ha concluso il ministro.
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