Dopo il primo appuntamento al Parco del Gran Paradiso il progetto #biodiversitàinvolo, nato dalla collaborazione tra Fondazione Una – Uomo, Natura, Ambiente – e Federparchi, fa tappa al Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, per sensibilizzare contro i fenomeni di bracconaggio e tenere alta l’attenzione sulla tutela delle specie protette. Al centro delle attività di avvistamento e sensibilizzazione l’orso bruno marsicano, simbolo del Parco, “animale fortemente minacciato che sopravvive con circa 50 esemplari”, sottolinea il presidente di Federparchi, Giampiero Sammuri. “In collaborazione con Fondazione Una – spiega – stiamo visitando i parchi italiani, investigando quali sono le migliori eccellenze di gestione della fauna, con l’obiettivo di proteggere le specie a rischio”. Sotto la lente anche le altre specie protette del parco, tra le quali il lupo appenninico, storicamente vittima di bracconaggio ma non più a rischio di estinzione, e il camoscio d’Abruzzo. Per Renata Briano, presidente del comitato scientifico di Fondazione Una “l’obiettivo e il fulcro del progetto con Federparchi è quello di lavorare insieme ai soggetti che si occupano della conservazione delle specie per la tutela della biodiversità, lottando contro i fenomeni di bracconaggio”. “Dopo il Gran Paradiso – prosegue – siamo venuti in Abruzzo per studiare gli ottimi risultati raggiunti nella tutela dell’orso marsicano, del lupo e del camoscio”. La Fondazione punterà sull’educazione rivolta alla comunità dei cacciatori, affinché la caccia sia sostenibile e rispettosa delle regole.
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