Settimana importante per l’automotive la prossima, in vista del tavolo regionale lucano di mercoledì. La tenuta occupazionale, il rilancio dell’area industriale di Melfi e la transizione all’elettrico i temi centrali su cui la FIOM CGIL lucana chiede maggiore attenzione. Per la segretaria del sindacato, Giorgia Calamita, “servono risposte in tempi rapidi, in vista della transizione elettrica per lo stabilimento Stellantis di Melfi, con l’accordo sindacale di giugno 2021 che prevede 4 nuovi modelli e garanzia occupazionale. A oggi, le aziende della componentistica, sono in attesa di acquisire le nuove commesse superando la logica della competizione sulla riduzione dei costi, che impatta negativamente sulla condizione salariale e di lavoro”. Il sito lucano è nuovamente fermo, fino al 13 giugno, per la mancanza di semiconduttori. Lo stop riguarda 7mila dipendenti ed è l’ennesimo provocato dalla carenza di componenti. Una situazione che si trascina da troppo tempo, anche se la continuità produttiva di maggio aveva fatto ben sperare. Per la FIOM, affrontare la transizione dell’automotive vuol dire scongiurare il rischio di deindustrializzazione ma, prosegue la sindacalista, bisogna investire sulla formazione di nuove professionalità per la riconversione; sulla diversificazione del prodotto e del processo, e su un maggiore dialogo col Governo nazionale, il quale accompagni sì l’innovazione, garantendo l’accesso alla mobilità sostenibile, ma salvaguardando i posti di lavoro.
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